Cigar Rating

Il mio Personal Rating!

Il web è pieno di forum e blog in cui si parla di lento fumo e non mancano gli articoli che recensiscono dettagliatamente sigari o tabacchi.
Talvolta, in buona o mala fede, si finisce per “litigare” per i contenuti di queste recensioni. I motivi? Non tutti la pensano allo stesso modo, spesso si é mossi da interessi diversi, la percezione al palato e all’olfatto non coincide con quelle altrui, oppure si usano terminologie differenti per dire le stesse cose.
Peraltro, questo capita nel mondo del fumo, del vino, della cucina, ecc…
Per evitare confusione e fraintendimenti, pubblico la scala di valutazione per i sigari e i tabacchi che usiamo qui su GustoTabacco: il mio “rating personale”.

In passato davo un numero per valutare il sigaro. Purtroppo la cosa ha creato “parecchi problemi”… perchè GustoTabacco, Cigarslover, CCA, Cigar Journal, Cigar Aficionado, e tutti gli altri, usano scale di valutazioni diverse, quindi il mio “90/100” non era lo stesso degli altri.
Quindi?
Via i numeri,  ho deciso di lasciare solo un voto come si faceva a scuola: da bocciato a eccellente.
Non soddisferò tutti, ma non me ne frega niente.
Con questo sistema ho cercato di semplificare la vita per me!

Veniamo al Rating 

Sono sigari o tabacchi che reputo pessimi, una vergogna tanto per chi li produce quanto per chi li fuma! Spesso e volentieri sono prodotti mass market, ma senza futuro.
Sono prodotti magari adatti ai neofiti, a chi vuol provare a fumare e spera di trovare qualcosa di buono. Appena accettabili come Entry Level.
Sono sigari o tabacchi discreti, con un minimo di qualità e complessità aromatica. Consigliati sempre ai neofiti o a chi cerca fumate non impegnative.
Prendono voti in questo range i prodotti di buona qualità, ben progettati e realizzati. Hanno una buona complessità e ricchezza aromatica, discreto rapporto qualitá/prezzo. Sono insomma da fumare ogni tanto, ma non da evitare in assoluto.
Prodotti ottimi! Molto più strutturati dei precedenti, magari regalano qualcosa in più come persistenza e complessità aromatica. Hanno una marcia in più rispetto agli ultimi descritti e donano momenti di indiscutibile piacere. Assolutamente da avere sempre a disposizione!
L’eccellenza! Vale la pena di litigarseli! Sono perfetti tanto dal punto di vista oggettivo quanto da quello soggettivo. A crudo ti cantano sotto il naso, appena accesi il palato si emoziona e hanno una struttura di gusto e aromi perfettamente riconoscibili e bilanciati, con un’ottima persistenza.

 

*: fattore emozionale!

E sì, l’emozione! E’ vero che nei corsi di degustazione consigliano un approccio imparziale e distaccato, ma chi fuma non è un robot, bensí un appassionato di tabacco e rimanere imparziali é spesso difficile. Quindi puó capitare che un prodotto “tecnicamente perfetto” magari non emozioni. Chi è musicista può capirmi meglio: ascolto spesso esecutori con una tecnica eccellente, ma che al cuore non dicono nulla. Poi, magari, un bimbo emozionato fa vera musica, nonostante gli scappi qualche nota stonata. Vanno bene gli errori, purché la passione, se c’è, si senta! Col tabacco puó capitare la medesima cosa.

E ricordatevi: prendete nella giusta serietà e criticità quello che scrivo. Non voglio convincere nessuno, le recensioni che facciamo sono personali!
Mi piace il confronto, va bene anche se non siamo d’accordo su quello che scrivo, ma la cosa importante è stare bene durante una fumata.

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