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Una commedia “politicamente scorretta”

Tra i film cinematografici con il tema del tabacco, vogliamo segnalare e parlare di un film molto ironico e divertente cha ha riscosso un gran successo sia al Toronto Film Festival nel 2005 che al Sundance Festival nel 2006 e che ha debuttato nelle nostre sale distribuito dalla Lucky Red. Si tratta di “Thank you for smoking”, tratto dal romanzo di Christopher Buckley, del regista Jason Reitman, interpretato magistralmente dagli attori Aaron Eckhart, Maria Bello, Katie Holmes, Adam Brody, Rob Lowe, e da veterani del calibro di Robert Duvall e Sam Elliot. Un film coraggioso, una satira dura contro la società moderna che tende a condannare prima di aver ascoltato la sentenza: colpevoli, prima di tutto, droga, fumo e alcol, dissacrata l’obesità ed esaltata la bellezza da raggiungere ad ogni costo. Ma come dice l’attore protagonista del film Aaron Eckhart, il fumo ancora oggi è legale!!!!

Un film divertente e intelligente ma soprattutto originale nel modo di raccontare e spiegare il mondo delle lobby che operano dietro le tante multinazionali, l’importanza dei media nell’esaltazione o nell’esecrazione di un argomento, l’abilità oratoria dei portavoce, degli uffici stampa, l’azione delle campagne promozionali e pubblicitarie.

E proprio di abilità dialettica è dotato il protagonista del film, Nick Naylor, portavoce della Big Tobacco (il cui boss è interpretato dal bravissimo Robert Duvall) inventore di strategie di marketing tese a far crescere il trend delle “bionde”, incaricato di difendere i diritti dei fumatori e dei magnati delle sigarette, uno di quelli che, come si dice, grazie alle parole giuste sa rendere santo perfino il diavolo. Così esordisce il protagonista: “Non sono né medico né avvocato ma la mia specializzazione è rompere le scatole e ricevere insulti… Io non nascondo la verità, la filtro”.

E’ una missione assai dura la sua nella puritana e moralista cultura odierna. Ma, come dice Nick, se avesse voluto un lavoro facile avrebbe scelto la Croce Rossa! La sua abilità nel discutere, nel rigirare a proprio favore qualsiasi argomento, la sua dialettica lo portano a partecipare a tante trasmissioni televisive nei più ambiti network della Nazione. Il suo scopo è quello di impedire che vengano approvate leggi contro il fumo a scapito delle multinazionali del tabacco. In una sua controffensiva il nostro protagonista arriva ad assumere un super agente di Hollywood per promuovere il fumo nei film. Nick insieme ad [filefield-onlyname-original]un pool di colleghi, Polly Bailey portavoce dell’industria degli alcolici, e Bobby Jay Bliss, p.r. di un’industria di armi, formano una sorte di club esclusivo che ogni settimana si riunisce per confrontarsi e per discutere dei risultati ottenuti. I tre sono coscienti dell’influenza non del tutto positiva che alcol, fumo e armi hanno sulle persone, ma reputano il loro lavoro pari a qualsiasi altro, e lo svolgono con la massima professionalità: “D’altra parte qualcuno dovrà pur farlo!” pensano i tre.

Quello che fa fermare e pensare il protagonista nella sua corsa professionale è il rapporto con il figlio dodicenne, Joey, che lo stima tanto da voler diventare come lui, lo incita a rivelargli i segreti della sua abilità oratoria, portandolo invece a riflettere sull’intera vita.

Divertente, originale, intelligente, un film che si vede tutto d’un fiato.

 

 

Fonte: TuttoTabacco