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I risultati di uno studio dell’Ospedale Universitario di Zurigo 

Chi di noi non ha mai provato a smettere di fumare?
Soprattutto chi fuma le sigarette ha avuto in qualche modo la necessità di regolare il consumo di bionde magari con l’aiuto di cerotti, gomme da masticare, agopuntura, libri e prove di autocontrollo…
Qualcuno ci riesce, altri no o si ricade nella tentazione.
Cosa accomuna tutti quanti quando si cerca di smettere di fumare?
E’ l’aumento di peso! Come si smette di fumare si prende qualche chilo di troppo.

Già alcuni lo dicevano che come si smette di fumare si aumenta di peso ma ora è stato fatto uno studio scientifico che lo conferma: secondo uno studio di alcuni ricercatori universitari svizzeri, smettere di fumare fa ingrassare. E non perché si mangia di più o ci si butta su caramelle e dolciumi quando si è in crisi di astinenza, ma tutto dipende da alcuni batteri del nostro intestino.

Il fumo svolge un’attività di miglioramento della concentrazione, pensiamo agli scrittori che hanno bisogno del sigaro o della propria pipa per mantenere viva la vena artistica… o gli studenti che prima di un esame non possono fare a meno di una sigaretta. Per altri la stessa allontana il nervosismo, lo stress o lo stesso desiderio di mangiare troppo.

Partendo da questa analisi una equipe di ricercatori dell’Ospedale Universitario di Zurigo condotta dal professor Gerhard Rogler,ha condotto uno studio sul ruolo che la nicotina svolge nella composizione della flora batterica intestinale di chi ne fa uso.
I ricercatori hanno individuato un gruppo di persone che avevano da poco smesso di fumare e lo ha seguito mentre manteneva un’alimentazione uguale a prima che smettessero.
La durata dell’esperimento è stata di nove settimane, alla fine di questo periodo i risultati sono stati evidenti.
Le analisi fatte sui volontari hanno rivelato un cambiamento graduale della composizione della flora batteria dell’intestino di tutti gli ex-fumatori.
La pubblicazione della tesi sulla rivista scientifica Plos One afferma che il cambiamento di questa flora batterica intestinale induce ad assimilare di più i cibi, soprattutto i grassi, e quindi ad aumentare di peso.
I batteri in questione che aumentano nella flora intestinale sono i Firmicutes e Actinobatteria, mentre quelli che diminuiscono sono i batteri Bacteroidetes e Proteobacteria.

C’è ancora da chiarire se questi mutamenti della flora intestinale siano duraturi o temporanei negli ex fumatori.
Nell’attesa di un nuovo studio che ci diano maggiori delucidazioni a ciascuno la propria scelta: o vivere con qualche chilo di troppo o rimanere magri concedendosi ogni tanto un tiro…