sigaro toscano

Siglato il protocollo di intesa tra Manifatture Sigaro Toscano e il Ministero delle Politiche Agricole per l’acquisto del tabacco Kentucky italiano.

Un accordo settennale per garantire lavoro e futuro al settore agricolo, qualità e successi all’estero di un prodotto storico italiano

 

Roma, 14 gennaio 2014 – E’ stato siglato questa mattina da Manifatture Sigaro Toscano e dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il protocollo di intesa programmatica per l’acquisto di tabacco Kentucky destinato alla produzione del sigaro Toscano. E’ un accordo che copre sette anni – gli acquisti dal 2014 al 2020 – e garantisce ogni anno l’acquisto di oltre 2.000 tonnellate di tabacco, per un valore di circa 11 milioni di euro, con un incremento del 3% annuale.  

Questo accordo è un risultato importante, significa lavoro per i coltivatori e le tante persone dell’indotto, tutela e sviluppo della filiera e dei territori coinvolti” – ha dichiarato Aurelio Regina, Vice Presidente di Confindustria con delega allo sviluppo economico e Presidente di MST – “Acquistare tabacco italiano dà garanzia di volumi e garantisce al settore un futuro sostenibile. I coltivatori di kentucky sono un anello strategico della catena produttiva del sigaro Toscano, MST è il loro interlocutore principale: assorbiamo l’84% a valore dell’intero raccolto nazionale, arriviamo al 100% nel caso della foglia da fascia, la materia prima qualitativamente più pregiata della coltivazione. Questa intesa segue gli accordi firmati quest’anno con le organizzazioni dei coltivatori, per migliorare la qualità del Kentucky, per sviluppare buone pratiche eco-sostenibili nelle coltivazioni, per migliorare le redditività delle aziende agricole”.

Qualità, tradizione coniugata con l’innovazione, legame con i territori, sono queste le parole chiave che fanno del sigaro Toscano un’altra storia italiana vincente nel mondo” – ha aggiunto Piero Tamburini, Amministratore Delegato di Manifatture Sigaro Toscano e di SECI SpA, la holding del Gruppo Industriale Maccaferri – Crediamo nel forte legame tra l’uomo, i territori di coltivazione ed il prodotto. Perché dal territorio nasce quella non replicabilità che contraddistingue i prodotti ambasciatori dell’Italia nel mondo. Nel caso del sigaro Toscano l’utilizzo di una materia prima di alta qualità con una produzione limitata, il tabacco Kentucky, prodotto in Toscana ed altre quattro regioni, le nostre due manifatture di Lucca e Cava de’ Tirreni.
Per realizzare il sigaro Toscano serve un patrimonio di conoscenza impossibile da replicare in contesti diversi da quello dove tale capitale si è formato nel corso di almeno due secoli. Una non replicabilità che rende indissolubile il legame del prodotto finito con il sistema locale di coltivazione del Kentucky italiano.
La tutela della filiera è centrale della nostra strategia, vogliamo offrire ai tanti appassionati la qualità di sempre e siamo orgogliosi di poter dare notizia di questo accordo, dando altresì atto al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali dell’impegno profuso a tutela della coltivazione del tabacco nel nostro Paese”
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La filiera del Sigaro Toscano

Quella del sigaro Toscano è l’unica filiera tabacchicola interamente svolta in Italia, con circa 200 tabacchicoltori concentrati in Toscana, Lazio, Umbria, Campania e Veneto, 1.800 addetti, un centro di ricevimento, perizia e sviluppo tabacco (Foiano della Chiana) e 2 manifatture (Lucca e Cava dei Tirreni).
Risente degli effetti legati al disaccoppiamento totale degli aiuti comunitari ed ai costi di produzione e cura del Kentucky, molto più elevati rispetto alle altre varietà di tabacco greggio, soprattutto per la produzione della fascia. MST è il principale interlocutore delle aziende agricole che producono Kentucky, assorbe quasi l’intera produzione nazionale per produrre il sigaro Toscano. 

 

 

Manifatture Sigaro Toscano

Manifatture Sigaro Toscano SpA nasce nel 2006, quando il Gruppo Industriale Maccaferri acquisisce dalla British American Tobacco Italia il ramo d’azienda che produce e commercializza il sigaro Toscano. L’operazione ha riportato in mani italiane un marchio nazionale storico e si inserisce nelle logiche strategiche che contraddistinguono il Gruppo Maccaferri, presente da più di un secolo in diversi settori agro-industriali.
La supervisione della filiera produttiva è al primo posto negli impegni di MST: una scelta a difesa del proprio prodotto, del rispetto del territorio, della qualità del lavoro e della tutela di tutte le persone che partecipano al processo di produzione.

. Fatturato 2012: 90 milioni di euro (esclusa la fiscalità).

. Produzione 2012: 180 milioni di sigari (di cui 3 milioni fatti a mano).

. Quota nel mercato italiano dei sigari e sigaretti del 30%.

. Nel mondo: L’export ed il duty free internazionale al momento contribuiscono per il 5,4% del fatturato (il 7% sul numero di sigari venduti), con una crescita costante e progressiva. Si è passati dai 4,5 milioni di sigari venduti fuori dall’Italia nel 2006, ai quasi 12 milioni nel 2012, dal 2006 risultati di vendita più che raddoppiati. Sempre più apprezzato all’estero, il sigaro Toscano è distribuito in più di 40 paesi. In tutta Europa, in Giappone, Canada, Australia, Israele, Libano, Turchia, Russia, Argentina. E’ presente poi nei duty free italiani, sulle navi da crociera, negli aeroporti e nei negozi di frontiera in Canada, Austria, Moldavia, Svizzera e Turchia.

. Stabilimenti: Lucca, Cava de’ Tirreni (SA) e il centro di raccolta di Foiano della Chiana (AR)

. Direzione Commerciale presso la Sede legale di Roma in Largo G. Toniolo, 6.

. Personale: oltre 400 persone