massimo_de_giovanni

Fino all’ultimo ero incerto se scrivere questo articolo o meno… e non è certo un articolo che avrei mai voluto scrivere!
Ma dopo qualche giorno dalla sua morte terrena sento anche il dovere di dire pubblicamente qualcosa sull’indimenticabile Massimo de Giovanni.
Che dire della scomparsa di un grande Uomo e un grande Amico?
Da Cuba all’Italia, con tutti i vari siti e forum, si ricorda Massimo, la vecchia volpe, con belle parole, tanti ricordi ma… a me Massimo manca tantissimo!

Ricordo ancora benissimo la prima volta che ci siamo incontrati nel 2011, sapevo che eri il farmacista di Civitanova Alta, sono andato da te su consiglio di Erminio per parlare di sigari.
Non mi conoscevi ancora ma mi hai accolto a braccia aperte!
Avevi il potere di diventare subito amico di tutti e di farti voler bene.
Mi hai parlato di Cuba, mi offristi subito un sigaro e mi regalasti un paio di copie della rivista Sigari… e ci conoscevamo solo da 5 minuti!
Tutte le volte che passavo nella parte Alta di Civitanova sono sempre passato da te, avevo piacere a darti un saluto veloce e scambiare quattro chiacchiere sui sigari, sui figli e su come si educano alla vita.
Tra l’altro, complimenti per Claudia e Giulia, si vede che hanno avuto da te un’ottima educazione su come affrontare e vivere la vita.

Da quando ti sei ammalato ti ho cercato più spesso, passavo a casa tua anche solo per dirti “ciao”.
Quando mi avevi detto che sembrava tutto a posto dopo la prima operazione, mi dicesti che adesso dovevi solo recuperar peso… e ti ho subito portato una vaschetta di porchetta e ciauscolo! Avevi ritardato a chiudere la farmacia perché mi aspettavi! Golosone!
Qualche giorno fa ci siamo detti che al tuo ritorno da Milano saremmo andati a festeggiare alla Cantina di Sant Agustino da Don Giorgio… non ce l’hai fatta purtroppo.
Spero che un giorno avremo la possibilità di recuperare, non so dove ma… non siamo i tipi che mollano facilmente.

Pochi giorni prima del tuo ultimo viaggio per Milano ti sono venuto a salutare con Edoardo, gli hai regalato una scatola di sigari vuota per farlo giocare, e a me mi hai chiamato “figlioccio mio”.

Mi manchi Massimo e ti voglio bene!

So che da lassù, dal Paradiso, mi sei ancora più vicino e, dopo aver rivisto tanti tuoi amici, tuo padre e Don Alajandro Robaina a cui eri molto legato, ti stai fumando un sigaro divino che ti sei meritato.

Un abbraccio Amico mio! 

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