al pascia curvy pipe milano

Pipe Al Pascià Curvy

Da quando fumo la pipa, i miei gusti sono mutati diverse volte: prima di rendermi conto che non mi ci trovavo poi così bene, c’é stato un periodo in cui prediligevo pipe con fornelli conici; poi ho vissuto una fase durante la quale ho acquistato solo pipe lisce, seguita da un’altra in cui compravo solo più sabbiate o rusticate; in certi periodi, ho puntato solo curve o semicurve, mentre in altri solo dritte; ho attraversato momenti di estro in cui ho prediletto le freehand, immancabilmente seguiti da altri votati al classicismo più sfrenato, e via di questo passo. Col passare del tempo – compra, vendi, regala o scambia – la mia collezione ha finito per essere piuttosto variegata: grosso modo, c’è un po’ di tutto. Osservando le mie pipe, ma anche ripensando a quelle di cui mi sono liberato, mi rendo conto che tutte quante hanno un’unica caratteristica in comune: una lunghezza di almeno 15/16 centimetri. Fermo restando che le curve hanno misure diverse, in generale sono sempre stato un fumatore di pipe lunghe.

Il motivo principale é il calore del fumo.

Io apprezzo molto i cosiddetti tabacchi naturali: tendenzialmente trinciati fini e piuttosto secchi, bruciano spesso velocemente e, di conseguenza, il loro fumo é relativamente caldo. Una pipa lunga, o comunque una pipa che costringa il fumo a un percorso più lungo, sarà per forza di cose più fresca, specialmente bruciando questi tabacchi. Questa mia predilezione dipende poi senz’altro dal mio modo di fumare: a prescindere dai tabacchi che brucio, ogni tanto tiro in modo nervoso, specialmente lavorando. Come se ciò non bastasse, fumo molto spesso camminando o, comunque, all’aperto. Per tutti questi motivi, ma anche per semplice abitudine, non ho mai comprato una pipa corta o molto corta, né una brucianaso né una chubby.

All’incirca un paio di anni fa, hanno iniziato a diffondersi le Aero Billiard di Radice, vendute da Neatpipes. Pur essendo un estimatore dei lavori dei Radice, devo dire che queste pipe non hanno incontrato il mio gusto – le trovo tuttora piuttosto sgraziate –, mentre  ho apprezzato decisamente le più recenti Aero Bulldog. A prescindere dallo shape, però, quello che mi ha incuriosito é l’artificio tecnico che le caratterizza: il Reverse Calabash System. L’intuizione é semplice, ma geniale: ricavare all’interno del grande cannello una camera di espansione, all’interno della quale il fumo abbia modo di raffreddarsi prima di arrivare in bocca. Sulla carta l’idea mi pareva ottima, ma non ho mai acquistato una di quelle pipe. Il motivo è semplice: costano piuttosto care. In effetti, mi ero sempre trovato bene con le mie pipe lunghe e non vedevo di buon occhio un esperimento da 250 €… In altre parole, ho sempre ritenuto che la mia curiosità non giustificasse l’investimento e dunque me ne sono tenuto lontano, fino a un paio di settimane fa.

Un bel giorno ho sentito parlare delle nuove pipe progettate dai ragazzi di Al Pascià, la nota rivendita milanese, e realizzate da Gubbels, l’azienda olandese che produce anche le Big Ben e le Porsche Design: le Curvy. Dopo aver dato più di un’occhiata alle foto che circolavano online, ho concluso che la dritta mi piaceva e non ho potuto esimermi dal provarne una: il modello a me più gradito (la Twotone Matte) costa infatti appena 110 €! 

A questo punto, la prova era d’obbligo…

Ammetto che, appena aperto il pacchetto e soppesata la pipa sono rimasto sorpreso da un lato, perplesso dall’altro. Ammazza se sono corte! La mia nuova pipotta sta nel palmo di una mano ed é decisamente grassottella rispetto ai miei standard. In compenso, la radica ha dei begli occhi di pernice e un robusto flock in acrilico trasmette alla pipa nel suo complesso un’immagine di solidità. Lo shape è, a mio modo di vedere, decisamente azzeccato: una pipotta simpatica e atipica, senz’altro ben fatta, curata in tutti i particolari, venduta a un prezzo decisamente concorrenziale. Confesso di essermi sentito impacciato alla prima carica, ma soprattutto alla prima accensione… Avevo paura di dar fuoco alla mia stessa barba!

Ma, dopo un paio di boccate, stupito, a mezza voce mi son detto: «Cazzo! Ma  fuma fresco sul serio!».

Dopo aver passato tanto tempo a selezionare le pipe in base alla loro lunghezza, escludendone molte per forza di cose o, in rari casi, facendo sostituire i bocchini per guadagnare un paio di centimetri, stavo fumando una pipa di un terzo più corta del mio standard e ne ricavavo fumo fresco! Devo dire che per me é stata una piccola rivoluzione. Bene, l’ho messa all’opera – e alla prova: usando l’unica accortezza di asciugare dopo ogni carica la camera di espansione, l’ho fumata ininterrottamente per una settimana piena, sette, otto volte al giorno, senza alternarla ad altre pipe. Ci sono volute circa cinquanta fumate per sfiancarla: una resa di tutto rispetto! Oltretutto, la fumata è ottima da subito: probabilmente è merito della radica italiana di cui sono fatte.

Insomma, per me un esperimento riuscito!

E ora mi si schiude il vasto mondo delle Reverse Calabash: se non fosse per questa cicciottella probabilmente non l’avrei mai preso in considerazione.

Sarebbe stato un vero peccato: una pipa così corta é davvero molto comoda.

Le pipa Curvy di Al Pascià sono in vendita solo online sul loro e-commerce https://www.alpascia.com/it/pipe-curvy

Il tabacco in tutte le sue forme mi accompagna sin da ragazzino: fumatore per vizio e per passione, coltivo una grande passione per la scrittura, la musica colta e la letteratura, ma anche per la birra, i whisky e tutto il resto.