[filefield-onlyname-original]

Aiuto, avevo una latta di plug/flake che ho lasciato nel cassetto per un pò di mesi, ieri l’ho tirata fuori ma il tabacco era secchissimo e infumabile, brucia da morire la lingua.
Come posso fare per riumidificarlo e non buttarlo via?
Ho deciso di scrivere questo piccolo articolo per aiutare quanti spesso, sui vari forum e su Facebook, chiedono aiuto su come riumidificare plug e flake (ma anche misture e trinciati in genere) dopo averli dimenticati nelle tin per mesi e mesi, una cosa che può capitare a tutti diciamocelo, ma a cui forse non tutti sanno come rimediare.
Beh, ecco il mio metodo di riumidificazione per i plug/flake/trinciati, sperimentato e perfezionato in questi anni a suon di fallimenti.

Cosa ci serve per procedere:

  • Una pentola (possibilmente alta)
  • Un setaccio/colino a maglia stretta (possibilmente metallico)
  • Acqua
  • Tabacco!

Fase 1

Eccoci con un bel plug, nel caso specifico un bel pezzo di Dark Plug di Gawith Hoggarth, buonissimo, profumatissimo, fortissimo ma… secchissimo!
Come fare? A fumarlo pizzica da morire e finisce subito.
Procediamo!
Per prima cosa “sfogliamo” il plug come in foto e dividiamolo in 4-5 fette nel senso orizzontale. Vi consiglio di non farle troppo sottili, diciamo qualche millimetro l’una va più che bene, anche per evitare che si inzuppino troppo di acqua dopo e per favorirne il ricompattamento dopo.

[filefield-onlyname-original] [filefield-onlyname-original]

Fase 2

Prendiamo una bella pentola, possibilmente alta in modo da evitare che il vapore troppo calco arrivi al tabacco, riempiamola con un po’ d’acqua (giusto qualche dito, non ne serve molta anzi, metterne di più farà solo allungare inutilmente i tempi di bollitura) e mettiamola sul fuoco.

[filefield-onlyname-original]

Aspettiamo ora che l’acqua inizi a bollire e, quindi, ad emanare vapore.
Fatto? Bene! Passiamo alla…

Fase 3

Prendiamo il setaccio da farina (o, se non ne avete uno, un semplice colino a maglia fina di quelli che si usano per lo zucchero a velo per intenderci, l’importante è che sia sufficientemente grande da poter appoggiare sulla pentola senza che vada a toccare l’acqua…).
Bene, ora appoggiamolo sulla pentola!

[filefield-onlyname-original] [filefield-onlyname-original]

Come potete vedere il tabacco sarà ad una distanza “di sicurezza” dall’acqua e abbastanza lontano da non subire alcuna sorta di “cottura” dovuta al calore, in ogni caso se avete pentole ancora più alte tanto meglio, il vapore arriverà al tabacco ancora più “fresco”….

Fase 4

A quest’ora l’acqua nella pentola dovrebbe essere in ebollizione e il vapore dovrebbe salir su copioso, ottimo! Prendiamo ora le fettine di plug o di flake e disponiamole sul setaccio in questo modo rispettando (ma non è importante…) l’ordine con il quale le abbiamo separate in modo da poter poi successivamente ricomporre il plug (non è fondamentale, una volta riumidificato potrete affettare direttamente le singole fette senza necessariamente ricomporre il blocco).

[filefield-onlyname-original]

Una volta disposte le fette (magari su di un setaccio con maglia metallica in modo da evitare la rottura della maglia plastica che è capitata a me come potete vedere) copriamo il tutto con un panno in modo che il vapore possa avvolgere il più omogeneamente possibile entrambi i lati del tabacco!

[filefield-onlyname-original]

Ora non ci resta altro che aspettare.
Quanto? In questo caso con un plug piuttosto spesso e un pò troppo secco non più di 20 secondi (regolatevi poi in base anche al tipo di tabacco, alla sua secchezza e allo spessore delle fette), credo siano più che sufficienti a far assorbire (anche se per ora soprattutto superficialmente) umidità al composto. Poi come molti sanno, meglio riumidificare un po’ alla volta in modo da regolarsi meglio sul risultato finale piuttosto che esagerare e ritrovarsi un tabacco zuppo!
Ok, sono trascorsi i 20 secondi intanto, non ci resta che passare alla…

Fase 5

Solleviamo il panno, e rimuoviamo il setaccio dalla pentola. Preleviamo le fette di tabacco e (potrete a questo punto decidere di ricomporre il plug rimettendo le fette l’una sull’altra e tenendole unite con un semplice filo di spago da cucina o con un ferretto di quelli che si usano per le buste da frigo) riponiamole in un bormioli a tenuta stagna ancora calde e fumanti e chiudiamo il tutto.

[filefield-onlyname-original]

Logicamente si formerà una cappa di vapore all’interno del contenitore ma niente paura, è tutto “calcolato”! E’ importante sigillare il tabacco in queste condizioni perché il calore e l’umidità ancora presenti aiuteranno il tabacco almeno nelle prime ora ad assorbire in profondità l’acqua evitando quindi una semplice riumidificazione solo superficiale, viceversa se tenessimo all’aria le fette subito dopo il processo il calore che hanno assorbito avrebbe l’effetto contrario e velocizzerebbe solo la loro “rasciugatura”. Non abbiate paura delle muffe, se non avrete esagerato con il vapore e il coperchio è a tenuta stagna la mancanza di passaggio dell’aria impedirà il formarsi di queste ultime! A questo punto non ci resta altro che aspettare, riponiamo il contenitore in un posto possibilmente buio e a temperatura ambiente e lasciamo riposare il tutto per qualche giorno (io direi almeno una settimana, ma anche più non guasterebbe affatto…!)

Dopo qualche giorno d’attesa vedrete che logicamente il vapore sarà sparito e non vi sarà traccia di umidità in eccesso la quale sarà stata assorbita invece dal tabacco. Quest’ultimo, se avrete dosato bene i tempi di esposizione al vapore, risulterà perfettamente riumidificato e (si spera  ) pronto per essere fumato nella vostra pipa preferita! Questo metodo è stato testato anche su trinciati e mixture in generale con risultati analoghi, dovrete solo avere l’accortezza di regolare le fasi cruciali di riumidificazione “in pentola” in base alle “capacità assorbenti” del tabacco utilizzato, logicamente un tabacco trinciato assorbirà di più e più velocemente di un pressato in generale, quindi occhio a non esagerare!

Spero di esservi stato utile condividendo con voi questo mio modestissimo e piccolissimo “segreto” ,d’altronde il bello della pipa ai giorni nostri è proprio questo, la possibilità di poter imparare e condividere con una comunità di appassionati molto più grande ed attiva dei tanto rimpianti tempi che furono.

NB:

Come già detto, il metodo può tranquillamente essere utilizzato per tabacchi trinciati oltre che con plug e flake, abbiate solo l’accortezza di dosare bene il vapore. Qualora dopo la prima riumidificazione il plug/flake risulti per voi ancora troppo secco nulla vi impedisce di ripetere il processo per umidificare ulteriormente, ma ricordate…meglio un po più secco che zuppo!

Un saluto fumoso a tutti

Livio Di Saverio