Caol Ila

Il Caol Ila nasce nell’isola di Islay in Scozia, nel 1846 per mano di Hector Henderson. Il suo nome, che si pronuncia “Cull Eela”, significa “ suono di Islay”, che è anche il nome dello stretto che divide l’isola di Isaly dall’isola di Jura. Nel 1854 fu acquistata da Norman Buchanan e nel 1863 passa al Bulloch Lade & C. Ltd, società di blended di Glasgow. Nel 1972 la distilleria venne demolita ed ampliata per permettere più produzione data la crescente domanda di prodotto. Rimasero solo 3 magazzini della vecchia distilleria e gli alambicchi passarono da 3 a 6 e furono ricostruiti artigianalmente con la vecchia forma per non snaturare o modificare il prodotto. L’acqua utilizzata viene dal lago Nam Bam, l’orzo da Port Ellen e viene maltato localmente e nel processo di produzione si utilizza torba che da una nota salmastra al whisky. Ad oggi la distilleria produce circa 3.500.000 litri annua ed è la più grande distilleria di Islay (circa un quarto di tutto il whisky di malto che viene distillato sull’isola è prodotto dalla Caol Ila) ma di tutta la sua produzione solo il 5% viene portato a maturazione come single malt, la maggior parte è utilizzata come componente nei blended come Bell, White Horse, Johnnie Walker e Black Bottle.
Il più famoso whisky Caol Ila in Italia è il 12 Y.O.. È un Islay Single Malt Scotch Whisky con una gradazione alcolica di 43°. Ha un aspetto limpido, come oro chiaro. Al naso è fresco e a tratti floreale. Presente un delicato sentore di torba e un notevole sentore salmastro. E’ possibile scorgere del tabacco, una punta di pepe, del miele e del cioccolato fondente e distinguibili anche gli agrumi. In bocca è molto ampio e profondamente ricco con note dolci, presenza di torba affumicata, frutta, (principalmente pere e mele mature), miele ed una punta di vaniglia. Il ritorno è piuttosto intenso e persistente con retrogusto affumicato e salmastro.

Prezzo suggerito: € 36,90

Sigari consigliati per l’abbinamento: 
Montecristo no 1
Don Pepin Garcia Original

 

Ardbeg

Ardbeg nasce nel 1798 e cominciò la commercializzazione nel 1815 con John MacDougall. La storia della distilleria è molto travagliata con un cambio di proprietà gia nel 1835, il primo di una lunga serie, e con un blocco della produzione dal 1981 al 1989 su scala ridotta, per poi ripartire a pieno dal 1996 con l’acquisizione da parte di Glenmorangie plc assorbita poi da LVMH (Moët Hennessy Louis Vuitton ), tutt’ora proprietaria del marchio.
Il nome deriva dal gaelico scozzese Ard Beag che significa piccolo promontorio.
L’essicazione del malto effettuata con la torba e l’uso dell’acqua dei laghi (loch) di Arigh Nam Beist e Uigeadail conferiscono a questo whisky un aroma fragrante, torbato, con note di salsedine, alghe e legno di botte.
Esaminiamo l’Ardbeg 10 Y.O., espressione globale e più nota della produzione di Ardbeg. All’aspetto ha un colore oro pieno. Al naso è fumoso e pungente, la torba si sprigiona prepotentemente, una punta di succo di limone e una nota fruttata. A tratti sembra carbone, tale è l’intensità del fumo. Si colgono note di bacon affumicato e anche un sentore salmastro. Una punta di cioccolata emerge man mano. Non mancano tracce di succo di pera e una puntina accennata di ananas. Trattendolo nel bicchiere qualche altro minuto, emerge anche nocciola tostata. In bocca si ha un’esplosione di torba che, lascia emergere sentori di pepe nero, succo di limone, un tocco di caramello e cannella. Successivamente, un’ondata salmastra molto gradevole sommerge il palato, lasciando poi emergere sentori più dolci come banana e ribes. Il ritorno in bocca e naso è caldo, intenso, avvolgente e lascia una gradevole e lunga persistenza fumosa e torbata, con note di caffè espresso, ritorno del pepe e malto.

Prezzo suggerito: € 44,50

Sigari consigliati per l’abbinamento: 
Camacho Triple Maduro 
Alec Bradley Tempus

Nel corso degli anni ha sviluppato importanti esperienze all’interno di bar e locali, approfondendo le conoscenze nell’ambito della miscelazione e dei distillati attraverso la partecipazione a corsi e master in tutta Italia. Nell’ultimo periodo ha partecipato, anche in qualità di giudice, a concorsi e manifestazioni enogastronomiche.