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Birra Brown Porter

La birra Porter è nata nel 18° secolo, quando un pub di Londra cominciò a produrre questa tipologia di birra, dopo aver dovuto “combattere” con la “Three Threads”: una birra composta da ⅓ di leggera ed economica beer, ⅓ con una Ale più forte e costosa e ⅓ con la “Two Penny”, la miglior birra e quella più costosa. Il publican di questo pub, decise di creare in anticipo questo blend per velocizzare il servizio di questa birra. Il blend prese il nome di Porter (facchino), perché prese grandissimo consenso tra i facchini dei porti e della città.

Tra gli addetti del settore la porter è considerata la prima birra industrializzata: economica, prodotta su larga scala e venduta già pronta da bere.

Ad oggi la Porter è stata soppiantata dalla Stout, perché nel corso degli anni ha subìto profonde modifiche al ribasso, perdendo di fascino ma anche di gusto. Oggi possiamo trovare ancora la Porter, prodotta sia artigianalmente che industrialmente, e possiamo trovare anche Baltic Porter o Imperial Porter prodotte nelle nazioni che si affacciano sul Mar Baltico, ed anche Porter prodotte sia in America che in Canada.
Il nome viene dall’omonimo Malto Brown, che conferisce il caratteristico colore scuro e note delicate di caffè e cacao.

La birra si presenta di colore più o meno scuro, con leggeri riflessi granata ed una schiuma color crema persistente. Si hanno, nel gusto, malto tostato in tono delicato, come anche il caffè, il caramello e il cioccolato. La porter americana ha una presenza del luppolo più marcata, in confronto alla sorella inglese, sia in aroma che in amaro. La Brown Porter, in confronto alla Robust o alla Baltic (o Imperial), ha una beva più facile, leggera e delicata.

Sigari e miscele in abbinamento

Mastro Tornabuoni Spingarda
Ambasciator Italico Superiore
Paradiso Quintessence Robusto
Davidoff Signature 2000 702 Series
Samuel Gawith Best Brown Flake

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Nel corso degli anni ha sviluppato importanti esperienze all’interno di bar e locali, approfondendo le conoscenze nell’ambito della miscelazione e dei distillati attraverso la partecipazione a corsi e master in tutta Italia. Nell’ultimo periodo ha partecipato, anche in qualità di giudice, a concorsi e manifestazioni enogastronomiche.