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Come si prepara il Flake? 

Fino a certo tempo fa era piuttosto frequente sulle confezioni di tabacco da pipa la scritta “Ready rubbed”. Che cosa voleva dire?  Semplicemente che si trattava di tabacco “già sfregato” – brutta resa in italiano, ma rende l’idea – cioè tabacco che si presentava già “strofinato”, ovvero “reso filamentoso”. In pratica, la scritta voleva indicare che il tabacco contenuto nella confezione era già pronto per il caricamento.
Il “Flake” – fetta, sfoglia – è un diverso tipo di confezionamento del tabacco, come chiunque può vedere aprendo ad esempio una busta di Park Lane o una scatola di Capstan.

Più di qualche amico mi chiede: “Ma tu come lo carichi il flake?”. La domanda ne porta sempre altre con sé, ad esempio: come si devono mettere nel fornello quelle fette? Forse ripiegandole su sé stesse?
Anziché rispondere verbalmente, io preferisco far vedere all’amico come mi regolo.
Ecco: prendo l’intera confezione del flake e la sfrego tutta quanta fra i palmi delle mani, lasciando ricadere il tabacco su un ampio foglio preventivamente steso sul tavolo.
All’inizio agisco con una certa delicatezza e poi, ripetendo più volte l’operazione, vado un po’ più deciso.
Alla fine, ottengo un bel mucchietto di tabacco sciolto, arioso, filamentoso, appunto “rubbed” per dirla all’inglese. Bene, ora il tabacco è reso perfettamente idoneo al caricamento.

L’espressione dell’amico all’inizio è di sorpresa, talvolta quasi di scandalo, come se fosse un sacrilegio “rovinare” quelle delicate sfoglie di meraviglioso tabacco.
Ma io gli dico fin dall’inizio che strofinare così il flake è proprio quello che normalmente si faceva un tempo, quando appunto in commercio non c’era ancora il tabacco nella forma “ready rubbed”.
Al tempo che fu, infatti, non esistevano le confezioni sottovuoto come quelle di oggi. Il tabacco si comprava sfuso. Era quindi pressante e oggettivo il problema di mantenerlo fresco, di conservarne la giusta umidità.
Va da sé che il flake si conserva meglio del ready rubbed proprio perché è più compatto. Per la stessa ragione, il plug si conserva a sua volta meglio del flake.

Oggi, grazie alle attuali confezioni sigillate, sottovuoto, il problema della conservazione del tabacco è molto ridimensionato.
Si può dire che le moderne confezioni di tabacco plug o flake rappresentano più che altro un risparmio per il produttore, in quanto comportano meno di fasi di lavorazione con rispetto al ready rubbed.

Come dicevo, io sono solito condizionare nel modo descritto l’intero contenuto di una confezione flake, ma nulla vieta che quest’operazione venga svolta solo su una o due fette di tabacco per volta, in modo da ricavare la quantità di carica necessaria per una pipata.