Via del Chiostro, 5, 21026 Gavirate
T.
340 7444130
W.

 

Il museo della pipa di Gavirate ( privato ), conosciuto ormai in tutto il mondo come il “primo museo italiano della pipa“ è stato costituito verso la fine degli anni ’70 da J.M. ALBERTO PARONELLI catalogando ed esponendo i numerosi e pregevoli pezzi raccolti durante le suoi anni di attività commerciale e durante i suoi frequenti viaggi all’estero.

 

Nel 1981 veniva citato ( unico italiano ) dall’autorevole catalogo “ The Universal Coterie of Pipes Smokers “ – a selection of members collection interests “ edizione College Point – New York.

 

Dal 1982 è segnalato sulle cartine geografiche e sui cataloghi dei musei e collezionisti d’arte edite a cura dell’ “ Ente Provinciale per il turismo di Varese “

 

Dalla sua costituzione il museo è situato in Via Del Chiostro 5 a Gavirate in provincia di Varese. Telefono per informazioni e per prenotare le visite ( GUIDATE E GRATUITE ) 0332744745. Aperto tutto l’anno.

Nel mese di Luglio del 1983 il museo è stato notevolmente ampliato. A seguito di benestare Beni Ambientali Regionali ed autorizzazione di Commissione Edilizia del Comune di Gavirate si è proceduto al completo rifacimento della copertura dell’edificio che è parte integrante di una tipica casa lombarda delle seconda metà dell’ ‘800.

 

A Giugno 2010 è stato aperto uno showroom ( PARONELLI PIPE ) dotato di molteplici pezzi, antichi e di recente produzione, che collezionisti e fumatori possono acquistare.

 

COMPLESSIVAMENTE, OGGI LA PARTE ESPOSITIVA ED ARCHIVIO CONTA OTTO SALE:

 

–  due porticati chiusi nei quali sono esposti antichi macchinari quali torni, foratrici, fresatrici, floccatrici, ecc.

– 6 sale attrezzate con vetrine in cristallo, armadi, espositori in legno, bacheche, ricostruzione di vecchi “ bureaux “ completi di arredi, sedie, casseforti, ecc.

 

 

 

I PEZZI RACCOLTI

 

A fine 2005 i pezzi raccolti superavano le 30000 unità. Di questi fanno parte pipe, utensili, macchinari, volumi cartacei, porcellane, terrecotte ecc.

I macchinari ( circa una trentina ) sono i più disparati. Tra questi segnaliamo i quattro torni a pedale di oltre un secolo, veramente monumentali.

 

Nel museo si trovano pezzi provenienti dai seguenti paesi:

Italia, Francia, Inghilterra, Germania, Austria, Regno Unito, Olanda, Turchia, Repubblica Ceca, Danimarca, Ungheria, Thailandia, Argentina, Messico, Brasile, Canada, Svizzera, Giappone, Filippine, Stati Africani, Cina, Stati Uniti, Russia, Corea ed altri.

Tra i legni segnaliamo: radiche, marasca, olivo e olivastro, ginepro, quercia, melo, bosso, gelso, legno di rosa, limone, arancio, cipresso, ebano, palissandro ecc…