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Se hai almeno trentacinque anni, da qualche parte nella tua soffitta o nella tua cantina, avrai custodito la videocassetta della tua prima comunione, con tanto di riprese video fatte nel ristorante dopo la celebrazione. Negli ultimi anni infatti, abbiamo dimenticato quelle tavolate anni 80/90 in stile “Il padrino”, in cui zii, zie e magari anche cugini più grandi, fumavano tutti regolarmente seduti a tavola. E se andiamo ancora più indietro negli anni, per esempio ai film che hanno ispirato l’abbinamento tra sigaro e whisky al bancone della locanda, ci rendiamo conto che fino a poco tempo fa, fumare, ballare e giocare (a carte, a biliardo, alla roulette) nello stesso posto, era praticamente naturale. 

A cavallo tra gli anni 60 e 70 infatti, la combo composta da Sergio Leone ed Ennio Morricone ispirava la cultura italiana ad accogliere una tendenza del vecchio West. Basti pensare ad una nota frase del celebre film “Johnny Guitar” di Nicholas Ray, in cui il protagonista, dopo aver chiesto “da accendere” all’interno di un saloon, ad un certo punto sentenzia: “Niente di meglio che una tirata e una tazza di caffè. Vedete, c’è chi ha la febbre dell’oro e dell’argento, altri vogliono tanta terra con greggi e armenti, altri invece hanno un debole per il whisky e per le donne. Però, gratta gratta, di cosa ha bisogno un uomo? Di una fumata e di una tazza di caffè”. Ecco, da un po’ di anni, è cambiato tutto.

Fumare mentre si gioca non è più possibile

Ad oggi, chi ha l’abitudine di fumare, quindi, non gode più della stessa libertà di accendersi una sigaretta mentre gioca alle slot o a una partita di poker, a meno che non lo stia facendo comodamente da casa su uno dei migliori casinò online italiani. Le piattaforme digitali presentano in questo senso un vantaggio in più per i fumatori rispetto ai casinò fisici, ma è fondamentale scegliere con attenzione il sito su cui registrarsi per evitare operatori non autorizzati e illegali. A tal proposito, la lista dei migliori casinò adm per giocare online a soldi veri alla pagina appena linkata offre una guida valida e affidabile a tutti gli utenti per giocare in totale sicurezza e con la certezza che nessuno stia barando e che una eventuale vincita sia pagata. Fumare nelle sale da gioco fisiche non è più possibile, ma da casa al computer, tablet o smartphone ognuno è ancora libero di comportarsi come vuole e unire una “tirata” di sigaretta e un caffè a una partita del proprio gioco preferito.

Quando è stato introdotto il divieto di fumare nelle sale da gioco?

La prima legge antifumo italiana in realtà risale proprio agli anni 70, ma vietò il fumo solo sui mezzi pubblici e in luoghi specifici come cinema, teatri, ospedali, musei e università, consentendo aree fumatori. La svolta è arrivata solo nel 2003 in occasione della Legge Sirchia, con la quale il divieto di fumo è stato esteso a tutti i locali pubblici chiusi e privati aperti al pubblico, comprese le sale da gioco.

Si tratta di una normativa entrata in vigore nel gennaio 2005, che segnò la data a partire dalla quale, il fumo è stato vietato praticamente in tutti gli spazi coperti o quasi. In questi 20 anni, questa tendenza si è fatta globale e per quanto riguarda i casinò, l’unica eccezione ha riguardato parzialmente Atlantic City, dove all’interno dei casinò, il fumo è rimasto consentito nel 25 percento della superficie. 

Nell’ultimo periodo, si è parlato anche della proposta, da parte del sindaco di Milano, di vietare il fumo anche negli spazi all’aperto. Sottoposti ad un sondaggio, due italiani su tre hanno votato a favore. Insomma, la buona fumata sta diventando una questione riservata, chissà, magari contemplativa. A tal proposito, viene in mente una frase di Marcello Lippi dopo la vittoria del mondiale del 2006: “Cosa ho fatto alla fine della finale vinta ai rigori? Sono entrato nella camera dell’albergo, ho riavvolto il nastro della registrazione della partita e l’ho rivista ripetutamente fino all’alba, gustandomi il mio sigaro”

Gianni Brera avrebbe sorriso?