Vespa Bianco Bastianich
Scheda tecnica
Produttore: Bastianich
Regione: Friuli Venezia Giulia
Zona di produzione: Cividale del Friuli (UD)
Denominazione: Venezia Giulia IGT
Vitigno: Chardonnay, Picolit, Sauvignon Blanc
Uvaggio: Chardonnay 50%, Sauvignon 50%.
Affinamento: 12 mesi sulle fecce fini in botti di rovere e acciaio, 12 mesi in bottiglia.
Gradazione Alcolica: 13,5 %
Temperatura di servizio: 10/12 C°
Prezzo medio: € 25,00
Descrizione del produttore
“Il Vespa Bianco è stato creato per mettere in risalto la potenza e l’equilibrio che un grande bianco friulano può raggiungere, con complessità e longevità fuori dal comune.” Uno stretto equilibrio di note minerali e agrumi, che nel tempo si trasformano in una più densa sensazione di fiori, miele e pera matura. La sua struttura lo rende di impatto immediato, oltre a conferirgli longevità.
Prefazione e note di degustazione
Da alcuni anni siamo sommersi da canali e serie sulla cucina: gare di cucina, cucine economiche, cucine regionali, cucine vattelapesca, ecc… Tra i molti programmi, uno che continua ad avere molta visibilità è Masterchef, una competizione tra aspiranti cuochi. La cosa più divertente, almeno per me, è ascoltare i commenti dei giudici come Cannavacciuolo, Cracco e Massari. Quello che sopporto meno è Joe Bastianich… Forse perché sponsorizza una catena di fast food che nulla ha a che vedere con la qualità, o forse perché è un amante della pizza con l’ananas…
Quando ho saputo che è anche un produttore di vino, ho voluto provare un suo prodotto nella speranza che non fosse troppo “americano”. Mi è andata bene!
Il Vespa Bianco, nasce sulle colline di Cividale del Friuli, in una terra che dà carattere anche ai bianchi più gentili. È composto da Chardonnay e Sauvignon in parti uguali. L’affinamento e il riposo in bottiglia gli conferiscono una struttura solida.
Al naso è fresco e diretto: agrumi, sentori floreali, miele e pera matura emergono distintamente. Al palato è sorprendente: morbido nell’ingresso, poi subito teso, discretamente sapido, con una persistenza piacevole. Tutto risulta in sottile equilibrio, ben costruito.
È un bianco versatile, sia da tavola che da meditazione, e non chiede attenzioni particolari: vuole solo essere bevuto. Un vino che racconta il Friuli, con la compostezza tipica delle bottiglie destinate a durare.
Abbinamenti con i sigari
Per gli abbinamenti, consiglio il Tornabuoni Rinascimento, il Davidoff Maduro o l’Henry Clay War Hawk Churchill.
