Hoyo De Monterrey Epicure Especial cover

A chi mi chiede quale sia stato il primo sigaro da me fumato rispondo sempre “Bolivar Belicosos Finos”, ma la verità è un’altra: quello è il sigaro di cui ho un ricordo netto e preciso. Un sigaro il cui primo esemplare fumato aveva un’anima così chiara e distinguibile che non permetteva confusione. Inoltre ricordo anche il momento ed il luogo in cui l’ho fumato.

Ma, come dicevo, quello non è stato il mio primo sigaro. Ce ne sono stati molti prima ed alcuni li ricordo meglio di altri. Quasi quindici anni fa, ad esempio, rimasi colpito da un nuovo prodotto di Hoyo de Monterrey che in quel periodo adoravo particolarmente: L’Epicure Especial. Si tratta di un Gordito, 50 x 141, che mi colpì per il suo profumo. Già quattro anni prima avevamo avuto la possibilità di provare l’Epicure Especial come Edizione Limitata 2004 ma, come spesso accade, il prodotto della serie regolare ed il suo predecessore in edizione limitata si differenziano non poco.

Quello che mi piacque in quel periodo, parliamo del 2008, fu la leggerezza della linea Epicure, per quanto l’Especial avesse una progressione che lo portava ad essere di forza media verso il finale. Gli aromi di legno ed il profumo inebriante si potevano distinguere con chiarezza. Ancora adesso riconoscerei quell’aroma fra molti.

Ma è proprio il profumo l’elemento distintivo che mi si è fissato nella testa con molta chiarezza: la fragranza dei sigari nel loro cabinet. Gli Epicure Especial nella loro confezione in legno, ma anche nel tubo, hanno un profumo intenso e raffinato.

Tempo fa Maurizio Capuano mi chiese “da quale sigaro consigli di partire per esplorare il panorama dei sigari cubani?”. Questa è una domanda alla quale risponderemo in modo più articolato in approfondimenti futuri in cui parleremo di argomenti tecnici, dalla scelta alla fruizione, dalla conservazione ai consigli sugli abbinamenti; ma posso anticipare un mio consiglio: per iniziare, io consiglierei proprio il brand Hoyo De Monterrey e più specificamente un sigaro come l’Epicure Especial.

Perché? La fruibilità è agevolissima, non richiede molta esperienza. La forza leggera con la sua evoluzione progressiva lo rendono un sigaro facile da “ascoltare” e da godere. I profumi a crudo, ma anche durante la fumata, sono netti e rimangono facilmente impressi nella memoria del fumatore. Unica accortezza che mi sento di consigliare: richiede un minimo di affinamento che nel caso dei sigari cubani vuol dire un annetto. Quindi se avete la fortuna di trovare un Epicure Especial con Cuno 2021 o meglio 2020 prendeteli (se li trovate più vecchi ditelo anche a me!).

E proprio sull’argomento Epicure Especial vorrei parlare di una fumata di questi giorni, una degustazione fatta nella sede del mio club di Torino, il Puromotivo, in cui abbiamo avuto la possibilità di ascoltare Gabriele Rondani (direttore Marketing & PR della Rinaldi 1957) e Jean Noel Dollet (Maître de Chai di Janneau). L’occasione creata dall’organizzazione del nostro club è stata ricca: la possibilità di provare un abbinamento interessante ed elegante.

Dopo aver provato cinque dei sei Armagnac scelti per la serata abbiamo iniziato ad accendere il sigaro. Il fatto che gli aromi ed i sapori dell’Epicure Especial fossero così nettamente riconoscibili mi ha fatto capire subito che la bevanda non aveva per nulla annichilito il palato ed il naso, ma anzi li aveva preparati ad accogliere il fumo. Gli ultimi due Armagnac (un millesimato 1983 e 1973) sono stati gradevolissimi con l’Hoyo De Monterrey. Un abbinamento perfetto in quanto la dolcezza e l’aromaticità fatta tutta di frutta secca con una lieve nota agrumata dell’Armagnac hanno fatto da apripista alle note di legno giovane del sigaro. La frutta secca in alcuni momenti si intrecciava tra i due prodotti che avevano una buona comunione aromatica contraddistinguendo questo abbinamento tra i più interessanti tra quelli fatti per similitudine.

La persistenza è stata buona per entrambi: la felice sensazione di sentire il profumo del sigaro ancora addosso e la persistenza al palato ed al naso del fumo e dell’armagnac hanno reso la chiusura della serata molto gradevole.

Questo sigaro è stato un piacevole ritorno al mio passato, ma con un abbinamento che è stato unico per la varietà di prodotti provati.