Io c’ero! Toscano 150 anni di storia e passione per l’Italia
La mostra fotografica che celebra i 150 anni dell’Italia con il sigaro Toscano.
I volti degli italiani, di tanti appassionati dello Stortignaccolo, in un intrecciarsi di vicende del nostro Paese: è la mostra fotografica di Manifatture Sigaro Toscano, per salutare la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
Io c’ero! Toscano è stata presentata in anteprima il 22 giugno a Roma, nel corso di una serata di gala a Villa Piccolomini e sarà in esposizione nella Capitale, nella sede del Modigliani Institut di Palazzo Taverna, dal 6 al 15 luglio, per poi trovare collocazione permanente presso la Manifattura di Lucca.
Quella del Toscano è una presenza silenziosa e discreta, ma costante, che accompagna la storia politica, economica e sociale del Regno d’Italia e poi della Repubblica. L’esposizione è un racconto in oltre 250 immagini, realizzato grazie ai prestigiosi Archivi Alinari 24ORE e al contributo dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, della Federazione Italiana Tabaccai e della stessa Manifatture Sigaro Toscano, che hanno messo a disposizione i propri patrimoni di fotografie storiche.
La mostra, curata dallo storico della fotografia Luca Criscenti, è costruita nell’intreccio fra la storia nazionale e quella del sigaro Toscano, dall’Ottocento ai giorni nostri. Il percorso espositivo, in un costante gioco di “rimandi” fra storia italiana e del Toscano, si struttura intorno a tre temi: economia e lavoro; società; arte e cultura. Per questo al progetto, che si è tradotto anche in una prestigiosa pubblicazione edita da Alinari 24ORE, hanno collaborato Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, già Ministro per i Beni Culturali e Soprintendente per il Polo Museale di Firenze, l’Architetto Carlo Cresti, professore in Conservazione dei Beni Architettonici e Museali all’Università di Firenze e il Direttore della European School of Economics di Firenze e Milano, Stefano Cordero di Montezemolo, per gli aspetti riguardanti l’economia e l’impresa.
«Le celebrazioni dell’Unità d’Italia – ha spiegato l’architetto Gaetano Maccaferri, presidente di S.E.C.I, la holding del Gruppo Industriale Maccaferri di cui fa parte Manifatture Sigaro Toscano – hanno fatto capire ancora di più cosa significa essere un’azienda storica italiana. Sono poche le imprese e i prodotti che possono vantare radici così lontane, che possono dire di aver accompagnato gli italiani in questi 150 anni di storia. Il nostro sigaro è nato addirittura agli inizi dell’800, quasi 200 anni fa, quindi ci è stato quasi naturale pensare a una mostra fotografica per celebrare l’Unità d’Italia quale testimonianza del vissuto degli italiani. Un’occasione unica per riflettere sul passato e al tempo stesso guardare al futuro con un forte sentimento di identità nazionale».
Per un progetto nato da simili premesse, è stato naturale l’incontro fra Manifatture Sigaro Toscano e Alinari 24ORE, altra azienda già presente nel 1861, il cui nome significa semplicemente la memoria fotografica del nostro paese, gli archivi più emozionanti. Alinari 24ORE è una realtà che nasce quando la fotografia muove i suoi primi passi e che da allora ha accumulato un immenso patrimonio, con 5,5 milioni di immagini di proprietà.
«Le immagini raccolte nella mostra “Io c’ero! Toscano” – ha detto il Presidente di Manifatture Sigaro Toscano, Aurelio Regina – consentono di guardare i 150 anni della nostra storia in un modo originale, seguendo l’evoluzione di una grande esperienza produttiva e imprenditoriale. Un pezzo di storia della manifattura italiana, di un prodotto artigianale, “fatto a mano”, che insieme ad altri ancora oggi segna l’eccellenza del nostro Paese, in un incontro, tutto italiano, fra cultura e imprenditorialità. Un simbolo, che oggi come ieri, suggerisce uno stile, una qualità, una visione di piacere e bellezza garbata che sono la cifra distintiva della nostra nazione nel mondo».
L’AAMS – Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, organo del Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano, ha fornito un prezioso contributo al progetto. Anche questa istituzione ha antiche radici: nel 1862 lo Stato italiano centralizzò la produzione e la distribuzione di sali e tabacchi in regime di monopolio, con l’obiettivo di massimizzare i proventi dello sfruttamento di queste attività economiche a favore dello Stato. Da allora l’esercizio del monopolio dei tabacchi fu gestito direttamente dallo Stato con organismi diversi che si sono succeduti nel tempo. Il monopolio del tabacco ha ovviamente dato sempre uno straordinario apporto alla copertura dei fabbisogni economici dello Stato. Al tempo stesso anche il monopolio si è legato all’evoluzione del costume sociale, testimonianza di tutto ciò sono un archivio di foto incredibilmente belle che abbiamo potuto utilizzare.
Inoltre la mostra Io c’ero! Toscano è stata impreziosita dagli archivi della FIT, la Federazione Italiana Tabaccai. Questa Associazione rappresenta un tassello importante dei 150 anni di storia unitaria. Le vicende delle tabaccherie Italiane sono andate di pari passo con l’evoluzione del Toscano e dell’Italia: anche i tabaccai affondano le loro radici nell’800 e sono stati sempre un punto di riferimento presente in tutte le regioni italiane.
«Abbiamo dato vita – ha chiarito Claudio de Polo Saibanti, Presidente di Alinari 24Ore – a una collezione di fotografie storiche e contemporanee, per far ricordare al pubblico quanto è bella la storia del nostro paese. Questa mostra è una stupenda occasione per rafforzare la condivisione di valori comuni che ci appartengono. Raccontare quindi l’Italia attraverso un prodotto storico così romantico, così legato a nomi straordinari delle arti e della cultura, ma anche a tanti nostri genitori, che ricordiamo avvolti in quelle nuvole di fumo così dense e forti, così come forte è il loro ricordo. L’idea di MST si sposa in modo assolutamente coerente con la nostra missione: conservare, catalogare, divulgare e tramandare, attraverso la fotografia, la storia, la società, l’arte e la cultura italiana».
La mostra ed il libro sono arricchiti dai testi di alcuni testimonial d’eccezione:
Il Curatore: Luca Criscenti. Autore di progetti storiografici con diversi editori. Per gli Editori Riuniti ha curato, con De Luna e D’Autilia, la Storia fotografica della società italiana e il volume Autobiografia di una nazione (2000) e diretto la collana Le immagini e la storia. Per Giulio Einaudi Editore i 4 volumi della Grande Opera L’Italia del Novecento, La fotografia e la storia (2002-04). Per Alinari 24Ore, i volumi Il Senato italiano nelle fotografie delle collezioni Alinari (2010), Wojtyla, L’uomo, il papa, Le Regioni d’Italia, L’Italia delle Regioni (2011). Ha collaborato con l’Istituto Luce. E’ autore di documentari sul patrimonio artistico italiano, tra i quali ha pubblicato, presso Einaudi, Il Vangelo secondo Giotto, La Cappella degli Scrovegni a Padova (2005), La Cattedrale e il Battistero di Parma (2007), Le storie di San Francesco negli affreschi di Assisi (2010).
Dalla mostra prende vita anche un libro che raccoglie tutti gli scatti esposti. Opera impreziosita, inoltre, dal contributo di:
Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, già ministro dei Beni Culturali e Soprintendente del Polo Museale Fiorentino, ha scritto sul rapporto del Toscano con il mondo delle arti.
Carlo Cresti, Professore in Conservazione dei Beni Architettonici e Museali all’Università di Firenze, ripercorre l’evoluzione del costume.
Stefano Cordero di Montezemolo, Direttore della European School of Economics di Firenze e Milano, ha curato gli aspetti legati al valore economico e industriale del sigaro italiano.
Fonte: Amici della dolce Vita