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La pipa dell’amicizia

Una volta era il calumet della pace e si stava dentro le tende… ora si va in un appartamento universitario di Ancona, si mangia a scoppiare, si fuma la pipa e si trascorre una serata fantastica!

Tutto ha avuto inizio con un regalo ad un loro amico, volevano per lui una pipa e mi hanno contattato per consigliarli nell’acquisto, poi tutti sono rimasti entusiasti dal mondo che è nella pipa.

Andrea – detto Paglia – è stato il ragazzo che ha avuto l’intuizione di chiamarmi per chiedermi un po’ di cose sulla pipa, al che, tra una chiacchiera e un’altra, gli ho detto: “ma perchè non facciamo una serata nel vostro appartamento su come si fuma la pipa e mi invitate a cena?”. Detto fatto…
Anche perchè Paglia era rimasto offeso da una precedente cena dove sempre lui aveva cucinato, ed io ero andato via ancora con la fame, a lui la cosa non è andata giù e quindi si è dovuto riscattare!
(e comuque sfamare me non è facile, lo capisco…).

La cosa bella poi è che l’appartamento universitario in cui si è svolta la serata, è lo stesso appartamendo dove ho abitato io quando facevo il militare, 12 anni fa! E lì ho stretto delle belle amicizie che anche oggi mi accompagnano nella mia quotidianità.

Secondo me, i giorni prima dell’evento, Paglia era un po’ agitato, mi mandava sms e e-mail tutti i giorni aggiornandomi sempre sul numero dei partecipanti, rassicurandomi sul menù, sulla presenza di whisky, ecc…

 

crostiniE così si arriva a martedì, in appartemento – chiamato “Quins” perchè è al V piano di una palazzina – trovo Andrea che è già ai fornelli e ci sono già una decina di suoi compagni di corso di ingegneria. Qualcuno è molto curioso e comincia a farmi mille domande: che tabacco fumi, che pipa hai, come hai iniziato, ma io fumo così e va bene? ecc… Buoni tutti, prima si mangia!
E vai con la Amatriciana con guanciale! Un bel piatto abbondante, era ora!
Un miriade di crostini con salsiccia e pomodorini, pollo ripieno alla griglia, patate arrosto e tanto vino.
Questa volta mi sono saziato!

Nel frattempo ci hanno raggiunto altri ragazzi, insomma per quando iniziamo la fumata di pipa siamo in 20! 12 con la pipa e 8 con il sigaro!
Prima di arrivare avevo fatto pervenire due regole che non erano sindacabili, due precisi dogmi: la pipa è come la moglie, NON SI PRESTA, quindi chi la vuol fumare se ne procuri una, anche di pannocchia, e la seconda è che le sigarette NON erano accettate!

Il tabacco che avevo fatto comprare è stato il Dunhill Early Morning, ho preferito farli iniziare con un E.M. leggero, poi se continueranno a fumare la pipa hanno avanti tutto il tempo che vogliono per sperimentare nuove miscele.
E così si è iniziato… ho fatto un po’ di preliminari, storia della pipa, perchè il fumo lento è meglio di quello “usa e getta” della sigaretta, differenza di tabacchi e via discorrendo.
Dalla teoria alla pratica, siamo passati dalla carica della pipa all’accensione, che per i neofiti è la cosa più delicata dove devono imparare la pazienza.

carica

 

Guardando loro mi sono rivisto io 7 anni fa… quante boiate facevo!

Il bello della pipa è, secondo me, che alla fine si ha qualcosa da raccontare, tanto o poco, ma hai qualcosa da ricordare e raccontare!
Dopo una sigaretta che dici? Niente!

VitellozzoDue ore di fumata incredibile tra ragazzi affamati di conoscenza del mondo della pipa! Tante domande, tante prove, tanti fiammiferi usati… li ho visto tutti felici e contenti con una gran voglia di rifare una serata simile. E così sia…

Alla prossima miei giovani fumatori, aspetto un vostro invito con menù ben dettagliato!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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