Cohiba Siglo de Oro cover

E con questo titolo così altisonante a cosa mi sto riferendo? Mi sto riferendo alle rivoluzioni di Cuba, della sua ideologia, delle sue creazioni, delle sue distruzioni ma anche delle sue rinascite.
Chissà cosa potrebbero pensare Bienvenido Perez Salazar e Eduardo Rivera Irizzori di quanto sta succedendo a Cohiba ed al mercato che ruota intorno a questo famoso marchio. Un brand che affonda le sue radici negli anni della rivoluzione cubana ed al suo periodo immediatamente successivo.

Chiunque bazzichi intorno alla cultura Cubana e la sua storia avrà sentito e risentito quanto si dice intorno al periodo tra il 1953 ed il 1959, ma anche a come Chicho (Bienvenido Perez Salazar) guardia del corpo di Fidel passò al leader massimo i primi sigari creati per lui dall’amico ed ex collega Eduardo Rivera. La rivoluzione (ecco la prima delle rivoluzioni del titolo) era finita da poco, Chicho ed Eduardo ex colleghi nella fabbrica di Por Larranaga rimangono in contatto. Eduardo finisce a lavorare alla Corona e Chicho continua a chiedere al suo amico di fornirgli quei magnifici sigari che si faceva per se. In quel preciso momento, loro non lo sapevano, ma stavano fumando un prototipo di quello che sarebbe diventato l’antenato della marca più iconica al mondo di sigari. Nella fabbrica di Por Larannaga lavoravano solo i migliori: non usavano neanche il molde per creare i loro manufatti, la bravura dei torcedor era riconosciuta ovunque.

Saltiamo avanti nella storia. La rivoluzione è finita, Fidel rischia la vita cercando di scappare agli attentati che provano a colpirlo. Chicho continua a fumare i sigari che gli prepara nel tempo libero Eduardo Rivera. Fidel Castro ne sente l’odore, ne rimane colpito, chiede di fumarne uno e BOOM. Ecco la seconda rivoluzione.
Da qui è tutto un susseguirsi di novità: viene creata una prima squadra e la segretaria personale di Castro, Celia Sanchez, inizia a pensare al nome che potrebbero dare ad una marca di sigari ideata proprio da Chicho ed Eduardo.

Ed ecco la terza rivoluzione: le donne ! Vengono create delle scuole di Torcedoras, inizialmente dislocate in varie zone della città e poi raccolte tutte ne “La casa de los Misterios”, ovvero la costruzione che tutti gli appassionati di Cuba vogliono visitare, quella che “impropriamente” chiamiamo El Laguito (il laghetto) che in verità indica la zona nel quale è ubicata quella casa. Qui viene fondata la prima scuola per donne rollatrici di sigari, facendole accedere al rango di Maestra Torcedoras, appannaggio solo degli uomini fino ad allora.

Cohiba nasce, prima come sigari per Fidel Castro, poi per essere donati ad importanti personalità e poi, nel 1982 a Madrid, viene presentata al pubblico per entrare nel mercato ed infine nel 1984 arriva nelle tabaccherie di tutto il mondo. Da qui la storia moderna la sappiamo tutti ma la riassumiamo per sommi capi.

Ai primi tre sigari creati e presentati a Madrid nel ‘82 (Laguito 1-2-3 ovvero Lanceros, Coronas Especiales e Panetelas) nel 1989 vengono affiancati l’Esplendido (Julieta 2), l’Exquisitos (Seoane) e Robusto (indovinate ? Robusto) .
Nel 1992 viene sviluppata la linea 1492, quella dei Siglo per intenderci. Nel 1994 arrivano sul mercato i primi Siglo, dal I al V. Il siglo VI arriverà solo nel 2002 ed il Medio Siglo nel 2016. Una Gran Reserva del Siglo VI verrà rilasciata nel 2009 usando foglie del raccolto 2003.
La Linea Maduro viene rilasciata nel 2007 e la Linea Behike nel 2010.

Ora abbiamo parlato di rivoluzioni, ma ne manca una. Quello dell’arrivo del “Fantomatico gruppo orientale che ha comprato e scompaginato tutto del mondo Habanos”. Questa è veramente storia recentissima e in questi ultimi 2 anni sta tenendo banco nelle conversazioni tra gli appassionati. Tutti si lamentano, tutti puntano il dito, si trovano pochi sigari, sono sempre più cari, escono solo prodotti commerciali, ecc… Quello che volete, ma tutti ne parlano, tutti li vogliono e tutti spendono soldi per averli. C’è poco da fare, al netto dei passi falsi di alcune edizioni troppo care o di un brand commercialmente violentato (Trinidad) questa nuova gestione è riuscita nel difficile compito di guadagnare tanto vendendo meno unità di prodotto (i dati non li avremo mai, massimo riserbo sulla questione).

Cohiba Siglo de Oro (2)

Ora arriviamo ai giorni nostri. In tutto il mondo è arrivato l’ultima creazione della Linea 1492, comunemente chiamata Siglo. Il Siglo De Oro, edizione celebrativa per l’anno del Coniglio. L’ennesima edizione fatta per omaggiare il calendario cinese che ci piace tanto, fintanto che si parla di Anno del Coniglio, Anno della Tigre, Anno del Dragone, Anno del Toro… ma che vorremo vedere come si troverà ad affrontare l’anno del Maiale o della Capra (senza nulla togliere a queste bestiole).
In tutto il mondo sono state distribuite queste costosissime scatole. Nessuno lo dice ad alta voce ma tutti lo sanno: difficili da vendere. Prezzi esorbitanti. Sensazione di presa in giro da parte degli acquirenti che si sentono sempre meno trattati da appassionati e sempre più da clienti da spennare.
Verità o menzogna?
Forse dopo l’aumento di Trinidad, questo del Siglo De Oro potrebbe essere il secondo passo falso nella politica dei prezzi di Habanos o forse no. Si potrebbe vedere cosa succederà a chi terrà questa scatola da parte per qualche anno e valutarne il valore collezionistico in futuro. Chi vivrà vedrà.

Ma ora parliamo del vero motivo per cui scrivo questo articolo: la degustazione che si è tenuta il 15 febbraio a Collegno, in provincia di Torino, presso la splendida Cigar Lounge della famiglia Colafrancesco.
Un abbinamento atteso quello del Siglo De Oro e dello champagne Billecart-Salmon Black de Blancs 2010, appositamente creato da Billecart per festeggiare il lungo sodalizio con Velier. Un prodotto unico. A detta dei responsabili di Velier qualche cosa di esclusivo perché mai era stata creata un’edizione in onore di un partner.
E poi un inaspettato terzo elemento, offerto dal “mai troppo omaggiato” Zuccarello che ci ha deliziato a fine degustazione con un Cioccolato fondente extra 70% origine Nicaragua varietà cacao Chuno.
Andiamo per gradi però. Dopo l’introduzione ai prodotti da parte dei padroni di casa e degli ospiti di Velier, la degustazione ha avuto subito inizio.

Cohiba Siglo de Oro (3)

Scheda tecnica del Cohiba Siglo de Oro Year of the Rabbit
30° Aniversario Línea 1492
Vitola de galera: Exitosos
Lunghezza: 115 mm
Cepo: 54
Confezione: box da 18 sigari
Prezzo attuale: box 4.500,00 / singolo sigaro € 250,00
Cod. ADM: 20763

Con modi reverenziali prepariamo il sigaro, rimuovendo la fascetta dal piede del sigaro. La fascetta riporta il logo dell’Anno del Coniglio. La capa è ben stesa, il colore è di un bel colorado, i profumi sono intensi, ma non troppo forti. La costruzione è impeccabile e dopo il taglio la prova di tiraggio a crudo conferma che il sigaro è dotato di ottimo tiraggio permettendo un agevole passaggio dell’aria.
Toccando bene il sigaro si nota che la fascia è sottile; tiene ben stretta tutta quella materia che forma il ripieno. La sensazione è di avere un sigaro al limite della sua struttura: l’accensione richiesta deve essere delicata, per non creare sbalzi di temperatura drastici facendo esplodere il piede di questi delicati manufatti.
Una volta acceso il sigaro sprigiona subito note di terra e legno. Il profumo al naso del fumo che esce dal piede è ancor più inebriante regalando aromi perfettamente complementari a quanto percepito in bocca e per via retronasale. Ma qui nasce il sodalizio con lo Champagne: un sorso ed il palato, gaudente di tanta freschezza, è pronto ad accogliere nuovamente il fumo di questo Cohiba.
Lo Champagne si presenta perfetto nell’abbinamento. Le suo note fruttate, di frutta gialla, la piacevole acidità e la grande “vinosità” predispongono perfettamente palato e naso all’accoglienza del fumo. Le forze dei due prodotti non si sovrappongono, non si sovrastano, ma si affiancano per intensità. Questo Champagne creato per celebrare i 50 anni di collaborazione tra Velier e Billecart-Salmon rivela tutta la grandezza dei Grands Crus di Chardonnay della Cote des Blancs: Chouilly, Cramant, Oiry e Oger. Il suo dosaggio è di 5g/l. Il prodotto è ben articolato nei suoi aromi e dimostra una facile fruibilità che lo rende “comprensibile” anche ai meno esperti di Champagne.
In fine, proprio a fine fumata, il cioccolato sopra citato chiude la degustazione. Le fave di questo cacao Nicaraguense vengono lavorate in Francia ed i suoi aromi di uvetta, nocciole tostate, miele, ciliegie con una lieve percezione di Rhum (data dalla fermentazione delle fave durante la lavorazione e non dalla presenza di bevande alcoliche) chiude al meglio questo trionfo di aromi. Nota in comune di tutti e tre i prodotti? La leggera e ben dosata acidità.

Che dire di questa degustazione?
Un evento unico, non solo per la nostra città, non solo a livello nazionale ma credo anche Europeo (o mondiale). Se escludiamo i paesi orientali che hanno ospitato il lancio non risultano esserci state degustazioni così importanti e prestigiose. Un lavoro di organizzazione eccellente reso possibile da Simona, Milena e Nazzareno che sono sempre così bravi a trasmettere tanta passione.
Grazie a Gil Grigliatti e Gabriele Perin di Velier per averci parlato dell’ottimo Champagne, Stefano Minoia, Lorenzo Zuccarello e la famiglia Colafrancesco.

N.B.
Come dite? Il sigaro vale il suo costo di 250 €?
Il sigaro non lo so, ma l’esperienza della serata sicuramente sì.

Cohiba Siglo de Oro (1)

La mia filosofia è quella Epicurea: piaceri necessari, ma non solo. Il cibo, le bevande la buona compagnia e del buon tabacco. Per molti la vera difficoltà è trovare il momento giusto: io non aspetto, me lo creo.