Quale fumatore di pipa ha inizia di punto in bianco, esclamando: “ da domani fumerò questa pipa e questo tabacco….”?, accade probabilmente che il “pipesmoker”si è avvicinato alla pipa per diversi motivi: un conoscente che la fumava già, l’odore di tabacco, proveniente da qualche pipa nelle vicinanze, lo ha raggiunto mentre stava passeggiando; una vetrina d’una tabaccheria che lo ha attratto, un regalo inaspettato o forse il ricordo del nonno, zio o padre, che purtroppo non c’è più. Talvolta la semplice curiosità verso questo oggetto, visto tra le labbra dell’attore preferito, al cinema o in TV, o forse, su internet, leggendo un post d’un amico su FB, ha notato che è iscritto al gruppo “Amanti della Pipa! Official fan club”.
A questo punto è entrato in tabaccheria, ancora, assolutamente, digiuno del mondo della pipa, ha discusso della forma, del prezzo,della marca; forse il tabaccaio gli ha rifilato quella pipa che stava era rimasta lì nella cesta, che non era riuscito ancora a vendere, forse dopo averlo stordito per trenta minuti con argomentazioni incomprensibili, gli ha venduto la pipa più costosa che aveva, cantandone l’infinito pregio e prestigio; gli ha regalato pigino e scovoli e poi è passato al tabacco, consigliandogli il tabacco più adatto o il più venduto o, forse, lasciandolo libero di scegliere.
E uscito dalla tabaccheria, quasi fosse uscito da una gioielleria con in mano il diamante più grosso al mondo, avrebbe voluto provarla subito, ma aspettata, è andato a casa; in attesa d’essere da solo; o è andato ai giardini pubblici, s’è seduto in una panchina e guardandosi con circospezione, ha tirato fuori pipa e tabacco, esibendo la prima con espressione soddisfatta alla signorina avvenente che gli passa vicino; ha guardata un po’ la pipa che ha in mano (“e adesso cosa devo fare?”), l’ha caricata pressando il tabacco decisamente, fin troppo, l’ha accesa ustionandosi il pollice e consumando un accendino, ha tirato fino a rimanere quasi senza fiato, l’ha fatta scaldare tanto da non poterla tenere tra le mani, ha fumato per poco più di dieci minuti e dopo l’ha pulita scovolando e raschiando (“la devo tenere sempre ben pulita!”).
Alla fine gli è rimasto in bocca il sapore del liquido che ha tirato insieme al fumo, mentre la pipa emetteva uno strano rumore, sembrava un gorgoglio, i pantaloni sporchi di cenere, la mascella indolenzita per aver serrato troppo i denti sul bocchino, la lingua che gli brucia. Attenzione, gli è rimasto anche il gradevole gusto del tabacco in sul palato e sotto il naso avverte ancora quel buon odore. Ha osservato la pipa pensando “che momento piacevole, quasi quasi più tardi mi faccio un’altra fumata!”
Così, per caso, gli è nata la passione per la pipa; come conoscere qualcuno, scambiarci quattro chiacchiere, e poi diventare amici inseparabili. Tra il fumatore e la sua pipa nasce un’amicizia,…….. un’amicizia nata per caso.
Scitto da Agostino Rapisarda