“La pipa migliore è quella che scelgo io!”
come mai quando acquistiamo la nostra pipa siamo convinti di aver fatto la scelta migliore?
Perché è il cuore che comanda, non la ragione.
Chiacchierando con amici fumatori di pipa, spesso diciamo che la pipa scelta è fantastica, che difficilmente andiamo a prendere una pipa che “non fuma”, la vera Pipa, l’unica giusta, è proprio la mia preferita! C’è chi preferisce le dritte, chi le semicurve sabbiate, chi le curve lisce con una fiamma perfetta, oppure chi si ferma sulla firma della Pipa e vuole soltato quelle italiane, inglesi o danesi…
Ma ciascuno di noi è convinto che un vero estimatore di pipa non si perde tra le mille proposte, e la più adatta da fumare è proprio la nostra.
E il bello è che abbiamo ragione tutti, ammesso che di ragione si possa parlare.
Come faccio a criticare chi, per esempio vanta la qualità della propria pipa rispetto ad altre?
Chi ama quella pipa, è disposto a spendere anche di più di quel che costa.
Chi ama la propria pipa è disposto ad uscire fuori pur di fumarla e non sentire lamentele in casa per l’odore che emana il tabacco.
Perché la scelta della pipa non è razionale, ha a che fare piuttosto con il cuore.
L’importante, secondo me, è saper scegliere il tipo/modello di pipa che ci piace.
Quello che conta è sentirsi a proprio agio durante la fumata, far sì che la fumata lenta sia naturale e non forzata.
Che la scelta sia guidata sia dal cuore ma anche dalla facilità di fumata, senza cercare a tutti i costi la pipa “particolare” che poi non fuma…
Concludo, va bene tutto: però bisogna sapere a quali sacrifici si andrà incontro nel bene e nel male.