Auguste Marseille Barthélemy compose, in sole 108 pagine, un divertissement che, tra parodia e satira, riprende il genere del poema didascalico classicista per “cantare” le lodi dell’arte di fumare. Nel primo canto, dopo un proemio anti-classicista e contro il tabacco da fiuto, l’autore descrive i modi di fumare la pipa e ne tesse le lodi; il secondo canto, dedicato al sigaro, segue la stessa struttura. Il poema, completato da gustose note tra satirico ed erudite, si conclude, nel terzo canto, con l’elogio del tabacco.

Si propone, di seguito, la traduzione del gustoso proemio, nel quale, fin dalle prime note, traspare la verve comica dell’autore e – perché no? – la sua passione di aficionado…

L’arte di fumare ovvero la pipa e il sigaro
L’art de fumer, ou la pipe et le cigare

1844 – poema in tre canti

Canto primo

Proemio

Abbasso quei vecchiumi di dei ch’ invocano i poeti!
Io non ho mai compreso questi signori azzimati,
che, dinanzi ad un tavolo pomposamente seduti,
e la piuma attaccata alle loro dita indecise,
sperano di ricevere l’incoronata scintilla,
in sé gratificante; un bicchier d’ acqua zuccherata,
e vai senza fine, per mettersi emozionati a gridare:
«Io t’ invoco, Apollo! O Musa, ispira!».
Tal non è il mio sistema: mentre compongo,
sul mio più ampio mobile, a caso mi pongo;
installo innanzi a me, sfidando il decoro,
o la brocca fiamminga o un po’ di grog al rum;
occorre che di Cuba la droga divina c
arichi di falde blu il mio strato poetico:
il sigaro al mio verso è spesso aiuto,
e questo dio, io lo spero, m’ispirerà questi.
ma soprattutto, d’istinto, qui lo dichiaro:
canto soltanto la pipa e il sigaro;
quanto al tabacco in polvere,
esso ha molta promozione, accompagnamento e seguito,
ne convengo, ma che fare? esso non m’ispira.
S’esso mira anche a qualche apoteosi,
non posso nulla per lui; ch’ egli s’ indirizzi alla prosa!
Si è lungi dal negare gli incanti miracolosi
che questa polverina nera offre ai suoi partigiani;
Ma se, troppo tappati da questo starnutire,
volessero del sigaro attenuare la gloria,
si potrebbe, senza sforzo, abbassare il loro orgoglio;
Per decidere tra loro basta un colpo d’ occhio:
il fumatore è rispettabile di viso e di gesto,
il suo labbro incurvato esprime un orgoglio modesto,
un’aria filosofica è nei suoi occhi,
egli soffia il suo fumo osservando i cieli.
Si direbbe che basti quest’ aroma potente
per maturare il pensiero e completare un uomo,
che dà al bambino stesso un aspetto di ragione,
e d’ un’aria giovanil premia il vecchione.
Il tabaccone, al contrario, offre in tutto il suo essere
un certo non so che che non si può trascurare;
il suo contorno è ridicolo ed il suo mantenimento debole;
la sua testa verso la terra obliquamente s’ inclina,
tende la faccia ed amplia le narici;
hai voglia di correggere i suoi gesti maldestri,
arrotondando il polso prolungando le dita;
qualsiasi tono si dà, non può difendersi
da un’aria patriarcale che arriccia Cassandra.
Eh! come non ridere, a vedere il diniego
della sua presa inevitabile, e’ l starnuto?
Come lo stimolante che porta a quest’organo
costretto a far stillare la sua mucosa membrana:
a volte, un topazio, timore della biancheria bianca,
al termine della cartilagine crolla tremando;
a volte, invade la grondaia nasale
e scivola verso la bocca, in discesa verticale,
a meno che, afferrato da una mano abbastanza rapida,
un fazzoletto a pois lo acchiappi in cammino.
Oh! Come paragonarli a noi!
Noi, almeno, del pasto quando l’ ora ci chiama,
con un gargarismo leggero addolciamo il profumo
d’ un sigaro recente, al gusto inadeguato;
ma, per loro, per occasione, quando la stessa ora suona,
qual mezzo di risanare la loro persona ripugnante?
Di deterger a fondo il profumo introdotto
fino alla alla parte posteriore della bocca, al condotto nasale?
Nelle sue pieghe scure il lievito nero fermenta;
dei! quali baci tristi alle labbra d’ una amante!
Invano essa si sforza a superare il disgusto,
difende la sua porta contro l’ApolIo che tabacca;
e invece mai una bella, con gioia,
ha espulso il fumatore per disgusto.
Ma c’ è troppo da discutere con la tabacchiera.
Abbiamo dinanzi a noi una vasta materia;
al titolo di questo libro occorre conformarsi;
all’opera! Informiamo l’ uomo sulla grand’arte di fumare.

art de fumer

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