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LA HABANA CUBA 1-6-2016 Ore 9:00

La brezza fresca di una soleggiata mattinata Cubana entrava dalla finestra aperta dell’ufficio del direttore generale di HABANOS S.A. Abelino Gonzales Lopez.Sullo sfondo il degrado della città vecchia con i fatiscenti palazzi coloniali a ricordare antichi splendori e un doloroso passato rivoluzionario, el Morro si ergeva minaccioso con le sue vecchie mura a difesa della città, il lungomare Malecon con le coppiette e i vecchi pescatori a riparo dalle minacce del mare azzurro. Lopez stravaccato nella vecchia poltrona in cuoio valenciano guardava il vento scarmigliare le spire azzurrognole del suo sigaro mattutino, un Tainos di La Gloria Cubana; da quando era diventato direttore poteva permettersi, infatti, sigari diversi dal solito Churchill di Romeo y Julieta o dagli insopportabili Cohiba buoni, a suo dire, per i ricchi cabrones Europei.

[filefield-onlyname-original]Ne aveva fatta di strada, Lui, dall’università ai campi coltivati di tabacco, passando per le galeras delle fabbriche di sigari di mezza Cuba. Ma alla fine testardo e un po’ rapace, da buon burocrates Cubano, c’è l’aveva fatta, era arrivato. E proprio mentre ripensava ad i suoi successi, immerso nelle volute blu del suo puros, ecco entrare il suo segretario tuttofare Arturo Fonseca. Trafelato e sudaticcio come al solito, con la sigaretta spenta in un angolo della bocca (Lopez non ne sopportava l’adore) gli occhi con l’espressione dolente del povero vegueros che ha passato secoli a spezzarsi la schiena nei campi.

L. “Quante volte ti ho detto di bussare prima di entrare Arturo?”
F. “scusate senor Lopez”
L. “cosa c’è adesso, sembra che tu sia posseduto dagli spiriti dei tuoi avi, Babalù Ayè ti sta tirando per la giacchetta? …che vuoi…
F. “é per via della Cina senor…
L. “non dirmi che quell’ingrata di Leopoldina sta ancora bussando cassa, con tutti i dineros che vuole per rollare i salomones ai mafiosi Italiani ci manderà in rovina. E’ più ricca di Fidel e va in giro addobbata d’ori manco fosse la Virgen de la caridad del Cobre alla festa di San Luis!
F. “No no la Senora Gutierrez non c’entra…. i Cinesi senor Lopez, vogliono 50 milioni di puros più dello scorso anno, prima qualità, non badano a spese.
L. “e dove li trovo altri 50 milioni di puros? Non abbiamo neanche il tempo di far maturare le foglie, tra un po’ dovremmo lanciare i Cohiba VERDI! E poi le nuove qualità di foglie habanos 2000 criollo 3000 e fortaleza 4-5-6 non danno le quantità e qualità sperate.
F. “potremo chiedere delle foglie ad Avelino Lara”
L.”COSA? Usare foglie delle Bahamas nei nostri puros? Un’altra idea come questa Arturo e ti faccio fucilare in Plaza de la Revolucion! San Cristobal, lo sapevo che sarebbe finita così… volevano i Cohiba poi i Trinidad, i Cuaba e poi…. UNA JUNGLA, non si capisce più niente. Romeo che sanno di Partagas, Upmann che sanno di Bolivar che somigliano agli Hoyo che…… me lo diceva il mio povero nonno, apri una fazenda e coltiva pomodori…
F. “potremo mettere nuove piantagioni.
L. “ma se non è rimasto un fazzoletto di terra libero in tutta la vuelta.
F. “no senor, volevo dire ad oriente.
L.” ad oriente cresce tabacco buono per le tue puzzolenti sigarette Arturo! Aveva ragione il vecchio Gerard, finirete vendendo cigars candy agli americani, guarda come siamo finiti con i Montecristo open! Lo diceva financo Don Alejandro Robaina, state con i piedi per terra, il tabacco vuole il suo tempo, non calpestate secoli di esperienza, il tabacco invita alla riflessione, alla calma, se no lo violentate, farete qualche dinero in più ma rischiate di rovinare lo spirito del tabacco e molto velocemente secoli di cultura tabacalera andranno perduti per sempre. Per tacere poi di Zino Davidoff, non sono i miei sigari il problema, ma il vostro marketing e i vostri supersigari Cohiba finirete per snaturare dozzine di marchi prestigiosi e questo sarà il principio della fine!
F. “Bhe, senor Lopez, se permettete, avrei un’altra idea”
L. “Sputa Arturo, tanto oramai a questo punto…”
F. “Potremmo chiedere consiglio a Loro”
L.”A chi? A Loro chi, Arturo”
F.”A Loro senor Lopez, Don Alejandro e il senor Davidoff.”
L. (urlando imbufalito) MORTI… PEZZO DI ANIMALE… SONO M_O_R_T_I !!!
F. “No senor Lopez, no, sono vivi, si sono trasferiti in gran segreto in una piccola fazenda dietro Chuccilla de Barbacoa, dove vivono serenamente coltivando pelo de oro. Non sopportavano più i cambiamenti del loro mondo, dei loro ideali, della loro vita stessa. Sono vecchiotti ma in buona salute e… felici.”
L. “(oramai avvilito e rassegnato lasciandosi andare sconfitto nella sua poltrona di vecchio cuoio valenciano) Per l’amor di Dio, Arturo, che aspetti… chiamali!!!

Scritto da Enrico Memmoli

P.S.
Questo raccontino è stato buttato giù non per le mie fatiscenti virtù artistiche, quanto per la cattiva qualità di molti puros, vuole quindi essere soltanto uno sfogo di chi dopo 30 anni di amore per il puros si trova oggi a subire cocenti delusioni da parte di chi tratta il sigaro Cubano solo come un business. Mai sconfitto l’autore dichiara inoltre che il suo amore non finirà mai.

PP.SS.
I nomi dei personaggi sono inventati, che non si sa mai, altri invece sono veri come il mio amato Tainos un Churchill di La Gloria Cubana, la cina al secolo Leopoldina Gutierrez, da me simpaticamente presa in giro, è invece una straordinaria Senora Cubana dalle qui deliziose manine escono fuori dei fantastici custom ad uso e consumo dei soliti faccendieri in odor di mafia, Gerard fu un vecchio mercante di sigari Ginevrino al pari del grande Davidoff è stato in un certo senso un Maestro nei miei giovanili viaggi svizzeri, infine Don Alejandro Robaina un vero uomo come pochi, nella sua semplicità ha fatto della sua vita un monumento all’onestà ed alla rettitudine, la cui breve biografia è una delle mie letture preferite con un buon sigaro, davvero tiene lontane le volgarità del mondo.