Jade V.S. 1898 Absinthe Supérieure
Un altro capolavoro di Ted Breaux

Dopo la messa al bando del 1910, l’assenzio C.F. Berger – prodotto dall’omonima distilleria di Couvet (Svizzera) fondata nel 1823 – rischiava di essere perduto per sempre. Tuttavia, la passione e l’ingegno di Ted Breux hanno salvato dall’oblio anche questo meraviglioso distillato, replicandolo in modo impeccabile: cosí, l’anima del C.F. Berger Absinthe Verte ha potuto reincarnarsi. Il Jade V.S. 1898 Absinthe Supérieure è, infatti, la replica perfetta di uno degli assenzi di maggior successo di inizio Novecento, frutto del paziente lavoro di studio e ingegneria inversa su bottiglie d’epoca che ormai abbiamo imparato ad apprezzare.

Le erbe aromatiche, coltivate e raccolte a mano, vengono sapientemente dosate e macerate in acquavite di Chenin Blanc e il tutto viene poi distillato negli alambicchi centenari di Combier: il risultato é un assenzio straordinariamente aromatico e rotondo, adatto tanto per un aperitivo quanto come digestivo o a bevute meditative. Di colore verde piuttosto profondo, con sfumature ambrate, prima della diluizione il 1898 emana un profumo floreale penetrante, cui fanno da contraltare distinti sentori di finocchio e anice: il louche é piuttosto lento, meravigliosamente opalescente, e favorisce un’ulteriore apertura del bouquet aromatico che si arricchisce ulteriormente di note balsamiche ed erbacee.

Caso unico tra gli assenzi prodotti da Jade, il C.F. 1898 viene presentato dall’azienda stessa come adatto ad essere abbinato a un buon sigaro. Al palato è, in effetti, molto rotondo e corposo: l’ingresso é tendenzialmente dolce, ancorché secco, dominato da anice, finocchio e assenzio, con un piacevole sentore di liquirizia, e la persistenza é sorprendente. In condiderazione del perfetto equilibrio aromatico del distillato, io preferisco non zuccherare: nel caso si optasse per la dolcificazione, non andrei oltre un quarto di zolletta.
Data la corposa e rotonda complessitá di questo meraviglioso assenzio, direi che, volendolo abbinare a una fumata altrettanto raffinata, gli si potrebbe affiancare un Ambasciator Italico Superiore, la cui eleganza ben si presta ad esaltarne la complessitá. Per quanto concerne i tabacchi da pipa, al solito un buon virginia strutturato é perfetto: consigliare il Dark Star di McClelland non é azzardato come puó sembrare.