storia aliados pier cover

Contenuto a cura di Pierluigi Serravezza, brand ambassador in Italia per Vandermarliere Cigars Family.

Ho chiesto a Pier (che chiamo affettuosamente così in amicizia) di condividere questo articolo per darvi l’opportunità di scoprire meglio il marchio e i sigari Aliados EPC, da poco disponibili in distribuzione in Italia. Sono sigari di alta qualità, ancora troppo spesso sottovalutati dai fumatori.
Buona lettura!

 

In qualità di brand Ambassador Italia dei sigari fatti a mano di Vandermarliere Cigars Family, desidero parlare di un nostro brand che è approdato sul mercato italiano solo pochi mesi fa per deliziare i palati degli appassionati sigarofili del Bel Paese: il marchio Aliados. Provenienti dal caratteristico terroir del Nicaragua, questa volta esploreremo un marchio che ha radici nell’Honduras.

Negli ultimi anni, l’Honduras ha regalato eccellenti tabacchi per i nostri amati sigari, un terroir che si distingue per palette aromatiche più delicate, con note morbide come il cioccolato, il legno fresco di cedro, la frutta secca e le spezie. Dal mio punto di vista, provare queste nuove sfumature aromatiche può arricchire notevolmente l’esperienza di ogni fumatore.

Esploreremo la storia ultraottuagenaria di Aliados e dell’uomo che l’ha resa tale: Don Rolando Reyes.
Nato nel 1924, Rolando, come molti uomini del tabacco, proveniva da La Isla Grande e ha iniziato a lavorare nel settore a soli 14 anni (anche se la famiglia sostiene che abbia iniziato a 9 anni), continuando comunque a frequentare la scuola. Nonostante la sua famiglia fosse coinvolta in altre attività, Rolando era profondamente attratto dal mondo del tabacco e ha iniziato la sua carriera presso la manifattura José L. Piedra, per poi passare alla celebre fabbrica di H. Upmann. Dopo aver accumulato una significativa esperienza, si è trasferito al Gruppo Josè Gener, noto per brand come Partagas e RyJ, dove ha perfezionato la sua abilità nella produzione di sigari parejo come robusto, corona, toro e altri, nonché nella realizzazione di sigari più complessi come i figurados, diademas e piramide. Questa esperienza si è rivelata cruciale quando Rolando ha introdotto con successo un Diademas sul mercato USA.
Poco più che ventenne, nel 1945, Rolando apre la sua prima fabbrica nella provincia di Las Villas, chiamandola Los Aliados (parleremo del significato tra qualche riga). Dopo alcuni anni di successo a L’Avana, nel 1968, con l’arrivo della Rivoluzione e delle successive nazionalizzazioni, Rolando perde tutto, dalla sua fabbrica ai suoi beni personali. Dopo aver rifiutato di lavorare presso la tabacalera El Rey del Mundo e essere esiliato a lavorare nelle risaie, Rolando fugge verso gli Stati Uniti. A Miami, con un prestito di $500, inizia a produrre sigari con il marchio Cuba Aliados, lavorando anche di notte mentre di giorno svolgeva un altro lavoro per sostenere la sua famiglia. Ottenuto un discreto successo, ha ampliato la produzione, cambiato sede e ottenuto un accordo con un grande distributore nazionale nel 1973.
Tuttavia, la decisione di trasferirsi in Repubblica Dominicana è stata breve. Nonostante le aspettative, non ha trovato le soddisfazioni sperate nella creazione dei suoi blend, tornando così negli USA.
Dopo uno scontro familiare scaturito da una disputa legale con un importante produttore americano e la volontà di migliorare e ampliare la produzione, nel 1989 Rolando si trasferisce in Honduras. Qui individua la terra promessa per la sua produzione e fonda una nuova fabbrica a Danli con 160 tavolini e varie aree dedicate alla fermentazione e allo stoccaggio di tabacco e sigari. Nonostante l’avanzare dell’età, nel 2007, a 84 anni, con la produzione di 30.000 sigari al giorno, Rolando ispeziona personalmente la fabbrica e i sigari prodotti il giorno prima, dispensando bigliettini di richiamo per i sigari con difetti di costruzione.
Nel 2012, Don Rolando Reyes muore e, nonostante le sue indicazioni e lasciti, il marchio declina.

Senza entrare nel merito di questo triste epilogo, desidero collegarmi a quanto riportato dal mio collega Pasquale Sicilia in un altro articolo sul significato del nome Los Aliados: gli Alleati, e sulla spinta e il sentimento che hanno portato alla rinascita di questo glorioso marchio caraibico: le alleanze tra famiglie.

Fred Vandermarliere è riuscito a unire l’esperienza e la saggezza di cinque famiglie, inclusa la sua, proprietaria del marchio, Aliados di cui comunque rimane l’impronta di Rolando, la famiglia Oliva che controlla il marchio, la famiglia di José e Justo Eiroa della tabacalera Aladinos e, ultimo ma non meno importante, la famiglia di Ernesto Perez Carrillo della tabacalera La Alianza. Tutti questi individui hanno contribuito a far rivivere il marchio, con Eiroa responsabile della produzione della linea Aliados Original e Ernesto P. Carrillo che ha prodotto la prima LE di Aliados con la Cabinet Edition. Al momento della lettura di questo articolo, troveremo sicuramente questo prodotto nelle migliori tabaccherie specializzate. Questa edizione è una one-shot, non verrà più prodotta da questo grande Master Blender e non è garantito che verrà riproposta ogni anno, rendendola un’edizione esclusiva sia per la quantità prodotta che per la qualità dei tabacchi e i risultati della miscelazione.

Grazie per aver dedicato alcuni minuti alla lettura di questo articolo. Spero che, in compagnia di un Aliados Original o Cabinet e di un distillato, una tisana o semplicemente dell’acqua, possiate godere del piacere che desideriamo offrire ai nostri fumatori.
Alla prossima!
Pier