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Questo articolo è dedicato ai “segni” con i quali una merce del tutto particolare come la sigaretta ha richiamato l’attenzione, parlando di sé per più di un secolo.

I segni di questo discorso sono costituiti dalle immagini visive, gli alfabeti, le allusioni, i colori i materiali e le forme dell’involucro esterno quello che oggi si chiama modernamente “packaging”
Se si parla di segni e di creatività dell’uomo per quanto riguarda la grafica del pacchetto delle sigarette è meglio limitarsi all’osservazione di ciò che durante la ricerca colpisce particolarmente ed emerge come significato.
Pur essendo un fenomeno molto recente, con non più di 150 anni, le tracce iniziali risultano molto più simili alle leggende che non alla cronaca.

Il pacchetto delle Camel, Lucky Strike e Black Cat

[filefield-onlyname-original]Si dice che le celeberrime “Camel” debbano lo stravagante disegno del cammello/dromedario al fatto che fu preso a modello un animale del Circo Barnum (assai restio a farsi fotografare) il quale pungolato sul naso dal suo custode, fu immortalato mentre si irrigidiva sulle zampe, con le orecchie tese all’indietro e la coda sollevata.
Altra sigaretta, altra storia, si racconta che le “Lucky Strike” invece, debbano la loro esistenza a un incendio del deposito del tabacco, che creò per caso il famoso “tabacco tostato” e anche il nome.
Chi ricorda invece quel pacchetto strano con un gatto…, ebbene per quelle sigarette, le “Black Cat”, si racconta siano state ispirate da un gatto nero che aveva deciso di stabilire la propria residenza nei locali della tabaccheria della azienda produttrice e così contro la diceria del gatto nero, l’azienda produttrice decise proprio questo logo. Molte sono le storie simpatiche e suggestive che si tramandano, piccoli aneddoti, leggende, e si ipotizzano spiegazioni piene di avventura.
Da qualche tempo anche la genesi, l’evoluzione e la trasformazione dell’immagine delle sigarette è diventata oggetto di rilevamento molto più sistematico. Insomma, poiché da qui in poi la storia e la moda coincidono, ci sarà storia dei pacchetti di sigarette finchè i pacchetti di sigarette non smetteranno di essere moda.
Abbiamo scelto di seguire il metodo che usano i bambini per suddividere le figurine e che consiste semplicemente nel guardare appunto le figure dei pacchetti: animali, navi, cavalieri, personaggi femminili e maschili, ecc…

Il numero 3, numero perfetto

[filefield-onlyname-original]Sul numero TRE, il numero della cabala, c’è un gran fiorire di sigarette, infatti esso ricorre nei nomi e nelle illustrazioni. Ci sono le “Three Flames”, le “Three Birds”, “Three Lions”, “Three Dogs”, Three Cats”, “Three Castles” e le italiane “Tre Stelle”, per citarne solo alcune.
Ci si potrebbe interrogare a lungo sulla ragione di questa insistenza del tre abbinato alle confezioni di sigarette: oppure limitarsi a constatare che poiché il numero tre è considerato in tutti i linguaggi dell’arcano il numero perfetto, la formula magica che racchiude il tutto, anche i produttori e gli artisti delle confezioni di sigarette hanno inconsciamente pescato in un simbolo universalmente riconosciuto.
Il pacchetto di sigarette è – dal punto di vista del fumatore – un bene di consumo non paragonabile ad altri. Lo si acquista e lo si porta sempre con sé, esattamente come si fa con gli abiti, le scarpe e gli orologi. Naturalmente ha una funzione assai più voluttiva e aleatoria (non produce nulla di utile, a volte lo usiamo per scriverci su appuntamenti e numeri di telefono); ma soprattutto si consuma velocemente e va continuamente cambiato.

Bastimenti, navigli e velieri

[filefield-onlyname-original]Se il viaggio è il simbolo universale dell’avventura, della libertà, la nave è stata nei secoli addietro per eccellenza il simbolo del viaggio (attualmente viaggiare in aereo ha preso il sopravvento).
Basta l’immagine di un veliero per evocare, in una sintesi sentimentale e visionaria, tutte le atmosfere dei paesi meravigliosi che sarebbe stato bello visitare. Il vento, le vele, perfino l’euforia di libertà che si attribuisce agli uomini di mare compongono insieme un quadro di esotiche lontananze.
Come tutti i simboli evocativi anche quello della nave aumenta il fascino quanto più è astratto e non verificabile. E come tutti i simboli evocativi è destinato prevalentemente ai non naviganti, cioè a tutti coloro che del viaggio in mare hanno un’esperienza soprattutto immaginaria. Si potrebbe dire che anche i disegnatori dell’avventura marina siano sostenuti più dal desiderio e dalla fantasia che non da una grande familiarità con i bastimenti o con i velieri.
Il disegno di soggetto navale sui pacchetti di sigarette mostra infatti in modo evidente che la fedeltà al realismo non ha grande importanza. La più celebre “svista” è quella delle nostre “Nazionali”, che per lungo tempo hanno esibito la caravella con una bandiera sventolante controvento; gli esperti sono comunque in grado di trovare in altre raffigurazioni parecchi particolari del tutto inconsueti e privi di legami con la realtà.
Pacchetti a soggetto marino, sono presenti in tutto il mondo: talvolta il naviglio è in primo piano ed è l’interprete assoluto del viaggio immaginario; altre volte ne costituisce il fondo, intesse la trama nella quale si muovono altri personaggi simbolo.
Navi, velieri e bastimenti hanno un’ulteriore caratteristica di grande fascino rispetto alle confezioni di sigarette: rappresentano e riassumono la storia del tabacco, la sua provenienza da lontananze indefinite, il suo muoversi verso destinazioni avventurosamente prive di confine. Un’evocazione del commercio del tabacco lo si può trovare sulla famosa illustrazione delle inglesi “Three Castles” con una scena del porto di Bristol, ed anche qui troviamo ingenui errori: la forma del cassero è più tosto anomala e la disposizione delle vele e dei pennoni è inesatta. Ma ciò non ha impedito affatto il successo del pacchetto, dovuto forse anche alla presenza del mitico numero 3.

Fonte: TuttoTabacco