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Come pressare il tabacco in casa

Come sappiamo, la pressione del tabacco – sia in forma di plug (cioè a foglie intere) sia in forma di crumble cake (cioè sottoponendo a pressione trinciato o battuto) – agevola e influenza la maturazione di un blend, ma ha anche il vantaggio di semplificare la conservazione, mantenendo bene l’umidità.

Questo procedimento è stato trattato in modo approfondito su Home Blending, dove troverete anche un contributo di Jeremy Reeves (master blender di Cornell & Diehl) a riguardo: in questo articolo forniremo una guida semplice che vi consentirà di sperimentarlo.

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Come primo passo, procuriamoci un graticcio e mettiamo dell’acqua sul fuoco: una volta in ebollizione spegniamo il fornello e posizioniamo il graticcio sopra la pentola, in modo tale da vaporizzare il tabacco per circa un minuto, valutando il grado di umidità al tatto.

In alternativa, è anche possibile adoperare uno spruzzino con acqua tiepida: l’importante è che il tabacco sia sovraumidificato. Questo permetterà ai pori delle foglie di aprirsi e, inoltre, potrebbe innescare processi fermentativi benefici, ma che dipenderanno dalla materia prima e dei quali occorrerà tenere conto.

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Un sistema per pressare molto semplice, ma efficace, consta di un tubolare quadrato adeguatamente pulito, di una morsa a vite e di due basi lisce tagliate a misura per scorrere nel tubolare. Una volta che il tabacco è umidificato a dovere, lo inseriamo nel tubolare nella maniera più uniforme possibile.

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Una volta riempito, inseriamo le basi, ottenendo così una “camera chiusa”. Ora applichiamo le morse e procediamo con la pressione. Applichiamo quanta più forza possibile e, dopo qualche ora, stringiamo ancora: l’aria fuoriuscita ci consentirà di applicare una pressione maggiore.

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Lasciamo in pressione per un tempo variabile, che muta a seconda delle esigenze. Ogni blend ha il suo tempo e occorre sperimentare per tentativi: volendo dare un’indicazione di massima, il tempo minimo è di 48 ore. Una volta trascorso questo tempo, diminuiamo la pressione e lasciamo assestare per ulteriori 48 ore.

Ripeto: sono indicazioni temporali di massima.

Alla fine, apriamo le morse ed estraiamo il panetto per valutare il risultato.

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A questo punto, avvolgiamo il panetto con della pellicola trasparente da cucina o, ancora meglio, con della carta oleata, e lasciamolo riposare per una settimana: il tabacco ha bisogno di assestarsi. Non è una cattiva idea arearlo una volta al giorno per qualche minuto.

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Trascorso il tempo di riposo, occorrerà attendere che il tabacco raggiunga una giusta condizione di umidità prima di consumarlo.