Diciamo “whisky” e pensiamo all’Irlanda o alla Scozia.
Diciamo “grappa” e pensiamo all’Italia.
La distilleria Villa De Varda, famosa per le sue grappe, punta però a cambiare le carte in tavola…
La famiglia Dolzan, fondatrice e titolare della distilleria da sei generazioni, ha prodotto il suo primo whisky in stile italiano creando così una specie di metodologia unica. È nato così il whisky inQuota.
Per la verità, l’idea di un whisky italiano prodotto in Trentino Alto Adige è di Ronald Zwartepoorte, direttore della rivista olandese “Whisky Passion”, che ha voluto coinvolgere la famiglia Dolzan in questo progetto di whisky di montagna.
Non è il primo whisky prodotto in Italia, ma la particolarità di questo nuovo distillato è l’uso di materie prime interamente provenienti dal Trentino. L’acqua è delle Dolomiti di Brenta, orzo e segale sono coltivati in quota tra la Val di Non e l’Altopiano di Pinè. Le botti usate sono in abete rosso della Val di Fiemme.
Non molto tempo fa ho avuto modo di provare qualche bicchiere in anteprima ed ero rimasto favorevolmente impressionato, persino stupito dalla particolarità di questa linea InQuota.
Al momento sono disponibili quattro referenze:
Whisky di Montagna Dolomiti Spruce Cask Finish, cui dedicherò a breve una descrizione più approfondita;
Whisky di Montagna Passito di Pantelleria Cask Finish, maturato in botti usate in precedenza per invecchiare lo vino passito di Pantelleria;
Whisky di Montagna di Segale, invecchiato per lunghe stagioni in botti di rovere;
Whisky di Montagna Amarone Cask Finish, maturato ulteriormente in botti usate in precedenza per invecchiare il rinomato vino Amarone.
La peculiarità che accomuna tutti questi distillati è una struttura aromatica unica che rimanda molto ai luoghi in cui sono nati, appunto il Trentino.
Ritengo che questi prodotti meritino attenzione, sono infatti adatti tanto agli abbinamenti con i nostri amati tabacchi quanto per la degustazione assoluta.